Il restauro svela una correzione nella posizione della gamba
Il Bambino dell'Accademia Carrara cambia posizione nei secoli
E. Bramati
17/05/2014
Bergamo - Mentre alla GaMEC di Bergamo è in corso un'esposizione sul futuro allestimento dell'Accademia Carrara, che riaprirà a breve in una veste totalmente rinnovata, proseguono i restauri dei suoi capolavori.
Il delicato lavoro, affidato a Carlotta Beccaria, è sostenuto in parte dai fondi raccolti grazie alla piattaforma di crowdfunding Kendoo, e ha già restituito al loro splendore originario diversi dipinti.
Tra questi la "Madonna con bambino", realizzata intorno al 1520 dal pittore cremonese Altobello Melone, è sicuramente quella che ha rivelato maggiori sorprese.
La Vergine qui rappresentata sembra aver appena interrotto la lettura di un piccolo libro, distratta dal Bambino che sgambetta per richiamare la sua attenzione.
Proprio da questa porzione del dipinto, dove la piccola gamba destra è appoggiata sul corpo della Madonna, è emerso un interessante dettaglio. Sotto alcuni strati di pittura è stato notato infatti un secondo piedino, adagiato in una posizione più costretta.
Secondo i restauratori potrebbe trattarsi di un pentimento dell'artista stesso o, più probabilmente, di un dettaglio corretto successivamente, intorno al XIX secolo, per raffigurare il Bambino in maniera più composta e consona alla sacralità della sua figura.
Il delicato lavoro, affidato a Carlotta Beccaria, è sostenuto in parte dai fondi raccolti grazie alla piattaforma di crowdfunding Kendoo, e ha già restituito al loro splendore originario diversi dipinti.
Tra questi la "Madonna con bambino", realizzata intorno al 1520 dal pittore cremonese Altobello Melone, è sicuramente quella che ha rivelato maggiori sorprese.
La Vergine qui rappresentata sembra aver appena interrotto la lettura di un piccolo libro, distratta dal Bambino che sgambetta per richiamare la sua attenzione.
Proprio da questa porzione del dipinto, dove la piccola gamba destra è appoggiata sul corpo della Madonna, è emerso un interessante dettaglio. Sotto alcuni strati di pittura è stato notato infatti un secondo piedino, adagiato in una posizione più costretta.
Secondo i restauratori potrebbe trattarsi di un pentimento dell'artista stesso o, più probabilmente, di un dettaglio corretto successivamente, intorno al XIX secolo, per raffigurare il Bambino in maniera più composta e consona alla sacralità della sua figura.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Brescia | Fino al 16 febbraio nel percorso Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo. 1512-1552
Savoldo, Moretto e la luce ritrovata. Due capolavori restaurati in mostra a Brescia
-
Roma | A Roma un importante intervento di valorizzazione
Tornano a splendere i gioielli del Vittoriano. Nuova luce grazie al restauro firmato Bulgari