Il terremoto danneggia il Museo Morandi che va ospite al MAMbo e in mostra in Brasile

Giorgio Morandi, Natura Morta
 

18/11/2012

Bologna - MAMbo è il Museo d’Arte Moderna di Bologna. Dal 2007 MAMbo si è "riconfigurato" per orientarsi al contemporaneo e al sostegno delle pratiche artistiche più innovative ma all’occorrenza  sa dare ospitalità ad uno dei protagonisti indiscussi della pittura italiana del Novecento, come Giorgio Morandi. Il museo dedicato alle opere del grande artista considerato uno dei maggiori incisori mondiali del secolo, situato in Palazzo d’Accursio -realizzato nel 1992 grazie alla donazione della sorella del pittore, Maria Teresa Morandi, di tutta la collezione di proprietà della famiglia - aveva già da tempo problemi di infiltrazioni d’acqua dai tetti, che si sono poi aggravati a seguito del sisma del maggio scorso. Le opere pittoriche e grafiche  erano, a questo punto, in serio pericolo per la possibilità che l’acqua raggiungesse anche le pareti.

Così, a settembre scorso,  è stato sigliato un accordo col MAMbo e si è deciso di effettuare uno spostamento temporaneo delle opere dell’artista dalla sede storica, dove nel frattempo saranno programmati gli interventi di recupero. Così proprio a partire da oggi, 18 novembre 2012, ottantancinque opere di Giorgio Morandi saranno temporaneamente ospitate nella sede del MAMbo, dove, in occasione dell’inaugurazione del nuovo allestimento, è consentito al pubblico l’ingresso gratutito.

Dal 28 novembre 2012 al 24 febbraio 2013, poi, la Fundação Iberê Camargo di Porto Alegre dedicherà una grande rassegna a Morandi. La mostra Giorgio Morandi in Brazil, che sarà allestita nella sede della prestigiosa istituzione museale brasiliana progettata dall’architetto Alvaro Siza, presenterà una lettura rinnovata delle opere del Maestro bolognese. Il percorso espositivo comprende, infatti, alcuni dei grandi capolavori personalmente scelti dall’artista per la IV Biennale di San Paolo in Brasile del 1957, oltre a diverse opere, fra cui alcuni dipinti inediti, provenienti dalla collezione del Museo Morandi, e da altre prestigiose istituzioni pubbliche e collezioni private italiane.

N.S.





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