Anche l’UNESCO ribatte agli attacchi del primo cittadino

La diatriba del Corno Rosso

Caserta Parco Reale
 

L.Sanfelice

14/12/2013

Caserta - Un enorme corno rosso di 13 metri, realizzato dall’artista Lello Esposito e intitolato “Good Luck Caserta”, è stato piazzato ad arte davanti all’ingresso della Reggia di Caserta, trasformandosi rapidamente nel perno attorno a cui si avvita una polemica politica che coinvolge il sindaco Pio Del Gaudio, arbitrariamente intenzionato a scatenare una provocazione per procurare maggiore visibilità e attirare turismo nell'ambito della rassegna invernale di arte, musica e spettacolo "XIV Leuciana Festival Christmas Event Holy Voices" di scena in città.

Il Comune, committente dell’opera costata 70mila euro, sottraendosi alle regole istituzionali, al momento di installare la scultura non ha sollecitato nè ottenuto i permessi della Soprintendenza e quest’ultima, dopo averne chiesto invano l’immediata rimozione e averne proposto il ricollocamento in uno spazio più opportuno come uno degli emicicli laterali della Reggia, ha manifestato la spaccatura al ministro dei Beni culturali e del Turismo Massimo Bray.

L’eco dell’iniziativa si è spostata in rete dove, tra critiche e adesioni (anche illustri come quella di Philippe Daverio), ha difatto ottenuto la pubblicità di cui il sindaco andava in cerca.

Il primo cittadino ha però voluto alzare il tiro: “L'opera resterà al suo posto per tutta la durata della rassegna, sarà poi la città a decidere una sua diversa collocazione che non potrà che essere indirizzata alla sua funzione attuale: un richiamo nazionale e internazionale per Caserta. Per favore,” ha aggiunto poi “non parlatemi dell'UNESCO che potrebbe revocare la protezione alla Reggia, visto che l'organismo dell'Onu non è mai intervenuto sul degrado in cui versa il Monumento Vanvitelliano".

A quest’ultimo attacco ha voluto rispondere direttamente Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO: “Il sindaco di Caserta ha trovato la vacca grassa per finire sui giornali. È questo il punto. L’UNESCO è soltanto un organismo che registra la situazione del bene, ma il dovere di tutelarlo spetta a chi lo possiede materialmente. L’UNESCO, verificato tutto questo, decide se quel bene è ancora qualcosa che merita di essere nella lista dei patrimoni dell’umanità oppure no”.

A far capitolare l'ostinato sindaco è stato infine il Ministro Bray in persona che, dopo tanto clamore, ha raggiunto telefonicamente Del Gaudio convincendolo finalmente ad accettare la proposta di spostare l'opera in uno spazio più opportuno.

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