Subito un piano strategico di sviluppo turistico-culturale
Nasce la Fondazione Real Sito di Carditello
Caserta, San Tammaro, Real Sito di Carditello
Ludovica Sanfelice
26/02/2016
Caserta - Le firme sull'Atto costitutivo e sullo statuto sono quelle del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e del Sindaco di San Tammaro, Emiddio Cimmino. Nasce così la "Fondazione Real Sito di Carditello", presieduta da Mirella Barracco, che agirà per proteggere, recuperare, valorizzare e promuovere la conoscenza della Reggia borbonica e delle aree annesse.
Al battesimo seguirà l'elaborazione di un piano strategico teso allo sviluppo turistico, culturale e paesaggistico del complesso che nella prima fase si concentrerà sulla creazione di un percorso integrato delle residenze borboniche. Il sistema - questa è una lezione ormai appresa - premia.
Oltre al riscatto di un bene comune nella Terra dei Fuochi, dove lo Stato fissa in tal modo un suo presidio permanente, ora la Campania ha un'opportunità in più di rilancio internazionale. Il merito dell'acquisto del sito va attribuito all'ex ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, che con ostinazione ha inseguito il risanamento del Real Sito, subendo anche intimidazioni molto pesanti che hanno imposto l'assegnazione di una scorta. “Da quella decisione" conferma Franceschini, "si è innescato un processo virtuoso di rinascita, molto sentito e partecipato dal territorio".
Si comincerà con la costruzione di una rete infrastrutturale adeguata a garantire la fruibilità del sito. Questo è l'impegno assunto dalla Regione.
Per approfondimenti:
Il Mibact acquista la fattoria modello dei Borbone
Il Mibact risolleva le sorti del Sito Reale di Carditello
Al battesimo seguirà l'elaborazione di un piano strategico teso allo sviluppo turistico, culturale e paesaggistico del complesso che nella prima fase si concentrerà sulla creazione di un percorso integrato delle residenze borboniche. Il sistema - questa è una lezione ormai appresa - premia.
Oltre al riscatto di un bene comune nella Terra dei Fuochi, dove lo Stato fissa in tal modo un suo presidio permanente, ora la Campania ha un'opportunità in più di rilancio internazionale. Il merito dell'acquisto del sito va attribuito all'ex ministro dei Beni Culturali Massimo Bray, che con ostinazione ha inseguito il risanamento del Real Sito, subendo anche intimidazioni molto pesanti che hanno imposto l'assegnazione di una scorta. “Da quella decisione" conferma Franceschini, "si è innescato un processo virtuoso di rinascita, molto sentito e partecipato dal territorio".
Si comincerà con la costruzione di una rete infrastrutturale adeguata a garantire la fruibilità del sito. Questo è l'impegno assunto dalla Regione.
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