A Genova, fino al 16 luglio
Debutto a colori per Elliott Erwitt

© Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS |
Cohiba Cigar with Smoking Fish
Francesca Grego
13/02/2017
Genova - Prima mondiale a Palazzo Ducale per Kolor di Elliott Erwitt, 135 scatti a colori del grande fotografo di Magnum, selezionati personalmente dal maestro all’interno del suo immenso archivio e presentati a cura dell’ex allieva Biba Giacchetti. Un’incursione in un aspetto inedito del lavoro di Erwitt, noto finora per le sue immagini in bianco e nero, che mette in luce la sua peculiare sintesi fra ironia ed eleganza compositiva.
“Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane, improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla”.
Un reporter della commedia umana, che ha documentato gli ultimi sessant’anni con piglio giornalistico e pari attenzione per eventi drammatici e scene divertenti. Dalle nozze in Siberia alle prostitute di Amsterdam, i protagonisti dei suoi scatti più sorprendenti sono persone comuni colte nella quotidianità, con sguardo tagliente e al tempo stesso pieno di empatia. Accanto, gli storici ritratti di personalità come Marilyn Monroe, Fidel Castro, Che Guevara, Sofia Loren.
In parallelo scorre il fiume carsico di The Art of Andrè S. Solidor, la seconda sezione della mostra, che dà voce al lato surreale della personalità artistica di Erwitt, attraverso un alter ego che è la parodia di se stesso. Con grande autoironia, il fotografo svela al pubblico i suoi lati insospettabili: la passione per il digitale e il photoshop, la mania di un controllo che non lasci nulla al caso, l’amore per il nudo gratuito e l’eccentricità fine a se stessa, evidenti in una serie di autoritratti e in un video esilarante.
Completa il percorso una video-collezione delle più significative fotografie in bianco e nero, insieme a materiali multimediali dedicati alla carriera di autore e regista televisivo.
La mostra resterà aperta nel sottoporticato del Palazzo Ducale fino al 16 luglio.
“Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane, improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla”.
Un reporter della commedia umana, che ha documentato gli ultimi sessant’anni con piglio giornalistico e pari attenzione per eventi drammatici e scene divertenti. Dalle nozze in Siberia alle prostitute di Amsterdam, i protagonisti dei suoi scatti più sorprendenti sono persone comuni colte nella quotidianità, con sguardo tagliente e al tempo stesso pieno di empatia. Accanto, gli storici ritratti di personalità come Marilyn Monroe, Fidel Castro, Che Guevara, Sofia Loren.
In parallelo scorre il fiume carsico di The Art of Andrè S. Solidor, la seconda sezione della mostra, che dà voce al lato surreale della personalità artistica di Erwitt, attraverso un alter ego che è la parodia di se stesso. Con grande autoironia, il fotografo svela al pubblico i suoi lati insospettabili: la passione per il digitale e il photoshop, la mania di un controllo che non lasci nulla al caso, l’amore per il nudo gratuito e l’eccentricità fine a se stessa, evidenti in una serie di autoritratti e in un video esilarante.
Completa il percorso una video-collezione delle più significative fotografie in bianco e nero, insieme a materiali multimediali dedicati alla carriera di autore e regista televisivo.
La mostra resterà aperta nel sottoporticato del Palazzo Ducale fino al 16 luglio.
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