Al Vittoriano i ritratti dei Miti di Enzo Fiore
Vittoriano, Roma
30/03/2012
Marilyn Monroe, Jimmy Hendrix, Andy Warhol, Salvador Dalì, Gandhi, Pierpaolo Pasolini e Maria Callas: i miti del XX secolo tornano a vivere al Complesso del Vittoriano nei ritratti di Enzo Fiore, in una rassegna curata da Achille Bonito Oliva che offre una panoramica completa sull'opera dell'artista milanese.
Aperta fino al 27 maggio, 'Genesi: i miti della storia', espone alcune sculture e 70 ritratti dei grandi personaggi del secolo scorso, dall'arte alla musica, dal cinema alla letteratura. La tecnica particolarissima utilizzata dall'artista sottolinea il forte legame dell'autore con la natura, con l'uso di muschio, radici, terra, pietre , interiora di animali, resina e cemento, che combinano insieme forme sospese tra realtà e fantasia.
"Enzo Fiore - afferma Bonito Oliva - è un artista che ha posto la sua esistenza sotto il segno di una manualità vorticosa e costante, al servizio di una pittura che non ha mai rinunciato ad avere un suo peso specifico. Un peso grave regge la sua pittura, fatta di spessori e pennellate dense, di colori cupi e di materie forti. Egli cerca di costruire un mondo tattile dell'immaginario, dove le figure acquistano una tridimensionalità fatta interamente di pittura, carne e pelle incorporate dentro l'alveo del quadro".
Aperta fino al 27 maggio, 'Genesi: i miti della storia', espone alcune sculture e 70 ritratti dei grandi personaggi del secolo scorso, dall'arte alla musica, dal cinema alla letteratura. La tecnica particolarissima utilizzata dall'artista sottolinea il forte legame dell'autore con la natura, con l'uso di muschio, radici, terra, pietre , interiora di animali, resina e cemento, che combinano insieme forme sospese tra realtà e fantasia.
"Enzo Fiore - afferma Bonito Oliva - è un artista che ha posto la sua esistenza sotto il segno di una manualità vorticosa e costante, al servizio di una pittura che non ha mai rinunciato ad avere un suo peso specifico. Un peso grave regge la sua pittura, fatta di spessori e pennellate dense, di colori cupi e di materie forti. Egli cerca di costruire un mondo tattile dell'immaginario, dove le figure acquistano una tridimensionalità fatta interamente di pittura, carne e pelle incorporate dentro l'alveo del quadro".
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