Architetture religiose e civili

Palermo
 

27/07/2001

Nel centro della città vecchia, a pochi passi da Corso Maqueda, si trovano due delle chiese più caratteristiche della Sicilia medioevale: S. Cataldo e S. Maria dell’Ammiraglio, meglio conosciuta come la Martorana. Suggestivo è l’esterno di S. Cataldo, con le tre cupolette rosse che lo sovrastano e le finestre sormontate da arcatelle cieche, che rappresenta uno degli esempi più originali dell’architettura normanna, soprattutto grazie ai restauri ottocenteschi che gli hanno restituito l’originale semplicità. L’edificio è stato innalzato nel XII secolo per volontà dell’ammiraglio Majone di Bari. L’interno si presenta elegante nella sua austerità ; a pianta rettangolare con tre navate, ha sei colonne tutte di provenienza diversa che sorreggono le arcate di chiaro gusto orientale. Le uniche parti della chiesa che si sono preservate dai rimaneggiamenti apportati nel corso dei secoli sono lo splendido pavimento con decorazione musiva e l’altare maggiore. A pochi metri di distanza si erge S. Maria dell’Ammiraglio, edificata nel 1143 per volontà di Giorgio di Antiochia, ammiraglio di Ruggero II. Originariamente la chiesa era di chiara impronta romanica, ma gli interventi succedutisi nel corso dei secoli hanno profondamente mutato la fisionomia di alcune parti della costruzione, ma fortunatamente non intaccandone altre. Tra gli elementi che si sono mantenuti inalterati nel tempo spicca il campanile, che con il suo traforo d’archi e di colonnette staccate e con i suoi bugnati semicilindrici e la dicromia tra la parte inferiore e quella superiore, è tra le architetture più rappresentative della fusione bizantino-islamica in Occidente. L’interno è impreziosito nella parte superiore da splendidi mosaici, tutti originali e fra i più antichi dell’intera Sicilia. Sono stati realizzati da maestranze bizantine alla metà del XII secolo e riproducono scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, con il tradizionale Cristo benedicente al centro della cupola. Nel ciclo musivo compare anche Ruggero II, che riceve la corona da Gesù e anche Giorgio di Antiochia ai piedi della Vergine. In altra parte della città non si può fare a meno di ricordare un altro antichissimo esempio di architettura normanna : la chiesa della Magione. Conserva ancora la tradizionale austerità della configurazione originaria, e la facciata è sicuramente una delle più suggestive del romanico siciliano. All’interno sono conservate alcune lapidi sepolcrali dei Cavalieri Teutonici, dato che la chiesa fu assegnata nel 1197 all’Ordine Teutonico dall’imperatore Enrico VI. Da visitare sono i resti del chiostro, con colonnine sormontate da capitelli e culminanti con eleganti archi a doppia ghiera, e questi elementi fanno propendere per l’ipotesi che il chiostro sia stato realizzato dalle stesse mani che avrebbero realizzato quello di Monreale.