Cenni biografici
Arienti
11/04/2001
Stefano Arienti nasce ad Asola in provincia di Mantova nel 1961 ma ben presto si trasferisce a Milano dove vive tuttora. Laureatosi alla facoltà di Agraria, intraprende la carriera artistica che già aveva iniziato frequentando a Milano la Brown Boveri, una fabbrica in disuso diventata luogo d’incontro e sperimentazione libera per molti giovani artisti: l’apertura al pubblico di questi spazi nel maggio del 1985 rappresenta il suo esordio nelle esposizioni. Fin dall’inizio la sua ricerca rivolge l’attenzione ai processi di analisi e manipolazione delle immagini e dei materiali ripresi dal mondo reale e quotidiano che, attraverso un processo del tutto personale e sempre nuovo, si trasformano completamente rendendo spesso irriconoscibile l’originale.
1986 – prima personale presso lo studio di Corrado Levi a Milano: sperimentazione di diversi materiali, quali semplici sacchetti di plastica tagliati come “alghe” e materiali cartacei per una serie di sculture dette “turbine”; la mostra è poi seguita alla Galleria Guido Carbone di Torino.
Partecipa a diverse mostre collettive diffondendo la sua opera anche in Europa: l’artista è a Londra e in Francia nel 1989.
1989 – afferma il suo interesse per i libri e il materiale cartaceo in genere: realizza ed espone presso lo Studio Guenzani a Milano una serie di manifesti ottenuti con tessere per puzzle; qui due anni dopo presenterà una serie di libri manipolati il cui testo è stato cancellato completamente.
Nel 1995 i libri diventano addirittura enormi nell’esposizione di Brescia.
1990 – partecipa alla sezione “Aperto” della XLIV Biennale di Venezia; espone in Germania.
1996 – vince il primo premio alla XII Quadriennale di Roma.
1997 - alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma apre la sua grande stagione espositiva che lo vede presente nello stesso anno oltre che al Palazzo delle Esposizioni a Roma, anche a Milano, Torino e Prato e ancora all’estero è presente due volte a Ginevra, a Kiev e Salisburgo; partecipa inoltre alla IX Triennale in India. Sono di scena le opere di grandi dimensioni, che fin dal ’95 segnavano i suoi lavori, e le opere di interazione con lo spazio urbano prima come “I murazzi dalla cima” a Torino, poi con il pubblico con “Corte di Dei” sempre ai murazzi di Torino, fino al “Tappeto” attualmente al Castello di Rivoli.
1999 – presenta le sue opere all’Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles e a Londra. Partecipa alla XXIII Biennale di Arti Grafiche a Lubiana, spostando quindi il suo interesse verso il disegno.
2000/2001 – partecipa a “Migrazioni” al nuovo Centro per le Arti Contemporanee di Roma. Mostra personale per i bambini presso il Castello di Rivoli a Torino. E’ invitato alla Galleria Nature Morte di Nuova Delhi.
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