Cleopatra: la seduzione della parola

courtesy © Soprintendenza Archeologica per la Toscana - Sez. Egizia, Firenze & The British Museum | Composizione di statue egizie
 

04/12/2000

Donna colta e intelligente, si narra che fosse capace di una conversazione irresistibile. Cleopatra VII, figlia di Tolomeo XII, discendente dei Tolomei, sposò in prime nozze il fratello Tolomeo XIII. In seguito all’arrivo di Giulio Cesare in Egitto ordinò l’uccisione del fratello-marito, divenne regina d’Egitto e si unì al condottiero romano. Ebbe un figlio Tolomeo Cesarione e venne a Roma nel 46 a.C. Più tardi quando Giulio Cesare perse la vita nelle note tragiche circostanze Cleopatra decise di rientrare in Egitto. Marco Antonio fu al fianco di Cleopatra e sostenne le mire espansionistiche della sovrana d’Egitto. Dall’unione nacquero due gemelli Alessandro Elio e Cleopatra Selene. La regina fu presto vittima di una propaganda negativa, ma il tracollo definitivo seguì alla sconfitta di Ottaviano nella battaglia di Anzio. La vita di Cleopatra ebbe fine con un tragico suicidio, ancora avvolto nel dubbio e nel mistero. Ne seguì una damnatio memoriae, operata attraverso la distruzione delle immagini dei due amanti. Il fascino seducente della regina–dea, associata al culto di Iside, sembra non corrispondere ad un’effettiva bellezza fisica: le fonti storico-archeologiche la descrivono come donna minuta, spesso raffigurata con un naso adunco. Ciò che impressionava i suoi contemporanei era evidentemente la sua straordinaria cultura e “la seduzione della parola”, come ricorda Plutarco.