A settembre le inaugrazioni alla Tate Britain e al Victoria&Albert Museum
Constable e Turner di nuovo rivali a Londra

Il carro da fieno, John Constable, National Gallery
L.S.
26/08/2014
La più spettacolare rivalità artistica che la storia britannica ricordi si riaccenderà a Londra grazie all’inaugurazione di due mostre.
La prima, alla Tate Britain, a partire dal 10 settembre, si concentrerà sui tardi capolavori realizzati da Joseph Mallord William Turner tra il 1835 e il 1851 (The EY Exhibition: Late Turner - Painting Set Free) che stimoleranno nuove riflessioni sulla vita e sull’arte del maestro. La seconda, dieci giorni più tardi, porterà alla Victoria&Albert Museum classici di John Constable (Constable: The Making of Master) per rivelare le storie nascoste dietro le sue opere più amate.
Constable o Turner? Turner o Constable? Questo il dilemma al centro di un lungo e articolato dibattito volto a stabilire quale tra i due illustri paesaggisti romantici sia il più grande pittore britannico di tutti i tempi.
La simultaneità delle due esposizioni rinnova la questione e permette di intavolare confronti tra due padri indiscussi dell’arte moderna che rompendo audacemente le convenzioni esplorarono la possibilità di cogliere la natura in tutta la sua forza mutevole attraverso una risposta emozionale, lezione che gli Impressionisti appresero a dovere.
La prima, alla Tate Britain, a partire dal 10 settembre, si concentrerà sui tardi capolavori realizzati da Joseph Mallord William Turner tra il 1835 e il 1851 (The EY Exhibition: Late Turner - Painting Set Free) che stimoleranno nuove riflessioni sulla vita e sull’arte del maestro. La seconda, dieci giorni più tardi, porterà alla Victoria&Albert Museum classici di John Constable (Constable: The Making of Master) per rivelare le storie nascoste dietro le sue opere più amate.
Constable o Turner? Turner o Constable? Questo il dilemma al centro di un lungo e articolato dibattito volto a stabilire quale tra i due illustri paesaggisti romantici sia il più grande pittore britannico di tutti i tempi.
La simultaneità delle due esposizioni rinnova la questione e permette di intavolare confronti tra due padri indiscussi dell’arte moderna che rompendo audacemente le convenzioni esplorarono la possibilità di cogliere la natura in tutta la sua forza mutevole attraverso una risposta emozionale, lezione che gli Impressionisti appresero a dovere.
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