Al primo posto: Sheikha Al-Mayassa. Al decimo, l'italiano Gioni
I 100 personaggi più influenti del mondo dell’arte secondo ArtReview
Sheikha Al- Mayassa
Ludovica Sanfelice
25/10/2013
ArtReview pubblica l’elenco delle cento figure più influenti del mondo dell’arte e al primo posto promuove Sheikha Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa al-Thani, presidente del Qatar Museum Authority (QMA) balzata in cima alla classifica per le infinite risorse economiche di cui la sua organizzazione dispone, e il cui fondo annuale è stimato intorno al miliardo di dollari. Denaro che viene puntualmente investito per sponsorizzare gallerie, commissionare installazioni pubbliche, acquistare capolavori come “I giocatori di carte” di Paul Cezanne per cui la sua fondazione ha recentemente sborsato la bellezza di 259 milioni di dollari, finanziare festival, premi e altre iniziative culturali.
Sorella dell’emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, salito al potere all’abdicazione del padre avvenuta lo scorso giugno, Al-Mayassa è apparsa per la prima volta nella Power100 nel 2011, ma allora bisognava scorrere l’elenco fino alla novantesima posizione. Nel 2012 invece, ormai volata in undicesima posizione, spingeva già verso la vetta e si guadagnava il titolo di donna più potente del mondo dell’arte, riconoscimento con distinzione di genere.
Il suo progetto è trasformare il paese del Golfo in un polo artistico di richiamo internazionale e se c’è chi le riconosce un ruolo fondamentale nella liberalizzazione culturale del Qatar, ai più maligni rimane il dubbio che l’operazione prema piuttosto verso una sudditanza intellettuale ai gusti dell’Occidente. Intanto la prestigiosta rivista di arte contemporanea comunque le assegna il titolo del 2013.
Subito alle sue spalle l’esercito dei grandi galleristi leggermente rimescolato nell’ordine si presenta all’appello con
David Zwirner che oggi promuove il giovane artista colombiano Oscar Murillo la cui oper “Untitled” solo qualche giorno fa ha registrato il top record di 401mila dollari a New York; lo svizzero Iwan Wirth della galleria Hauser & Wirth; e in calo di due posizioni Larry Gagosian.
Seguono quattro direttori di musei: Hans Ulrich Obrist e Julia Peyton Jones alla guida della Serpentine; Nicholas Serota per la Tate; Beatrix Ruf del Kunsthalle di Zurigo; Glenn D. Lowry dal MoMA. Poi gli artisti: Ai Weiwei, il primo della lista, e nono nella classifica generale; Marina Abramovic undicesima; Cindy Sherman tredicesima; Gerard Richter quindicesimo.
Al decimo posto l’italiano Massimiliano Gioni, direttore artistico della Biennale di Venezia.
Sorella dell’emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, salito al potere all’abdicazione del padre avvenuta lo scorso giugno, Al-Mayassa è apparsa per la prima volta nella Power100 nel 2011, ma allora bisognava scorrere l’elenco fino alla novantesima posizione. Nel 2012 invece, ormai volata in undicesima posizione, spingeva già verso la vetta e si guadagnava il titolo di donna più potente del mondo dell’arte, riconoscimento con distinzione di genere.
Il suo progetto è trasformare il paese del Golfo in un polo artistico di richiamo internazionale e se c’è chi le riconosce un ruolo fondamentale nella liberalizzazione culturale del Qatar, ai più maligni rimane il dubbio che l’operazione prema piuttosto verso una sudditanza intellettuale ai gusti dell’Occidente. Intanto la prestigiosta rivista di arte contemporanea comunque le assegna il titolo del 2013.
Subito alle sue spalle l’esercito dei grandi galleristi leggermente rimescolato nell’ordine si presenta all’appello con
David Zwirner che oggi promuove il giovane artista colombiano Oscar Murillo la cui oper “Untitled” solo qualche giorno fa ha registrato il top record di 401mila dollari a New York; lo svizzero Iwan Wirth della galleria Hauser & Wirth; e in calo di due posizioni Larry Gagosian.
Seguono quattro direttori di musei: Hans Ulrich Obrist e Julia Peyton Jones alla guida della Serpentine; Nicholas Serota per la Tate; Beatrix Ruf del Kunsthalle di Zurigo; Glenn D. Lowry dal MoMA. Poi gli artisti: Ai Weiwei, il primo della lista, e nono nella classifica generale; Marina Abramovic undicesima; Cindy Sherman tredicesima; Gerard Richter quindicesimo.
Al decimo posto l’italiano Massimiliano Gioni, direttore artistico della Biennale di Venezia.
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