Contiene dettagli privati dell'artista
Il diario personale del Pontormo da Firenze a Madrid

Jacopo Carrucci detto il Pontormo, Disegno preparatorio per gli affreschi della lunetta della Villa medicea di Poggio a Caiano
E.B.
16/02/2014
Fino all'11 maggio 2014 alla Fundación Mapfre di Madrid è possibile ammirare i disegni di Jacopo Carrucci, detto il Pontormo.
La mostra, inaugurata il 12 febbraio, presenta al publico 60 opere dell'artista, già descritto nel '500 dallo storico dell'arte Giorgio Vasari come un bambino prodigio della pittura.
Nonostante la sua personalità tormentata e introversa, il suo talento lo portò a rifiutare i canoni classici a vantaggio di una virtuosa sperimentazione, con il tempo apprezzata anche da Michelangelo e Raffaello.
Accanto ai suoi disegni compaiono anche 9 opere di grandi pittori come Alberto Durero, Lorenzo di Credi, Poussin e Tiepolo, che permetteranno di stabilire un dialogo tra il loro tratto e quello del grande artista fiorentino, dando risalto alla particolarità del suo stile.
Tra i pezzi forti dell'esposizione c'è anche il diario del Pontormo, proveniente dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e mai portato fuori dall'Italia prima d'ora. Al suo interno sono riportati, oltre a piccoli bozzetti, anche dettagli privati, frammenti di vita quotidiana, paure e riflessioni molto intime.
Accanto alla delicatezza della sua matita, Palazzo Strozzi presenterà la forza delle sue opere pittoriche, che dall'8 marzo al 20 luglio, in occasione dei 520 anni dalla nascita dell'artista, saranno accostate ai lavori di un altro importante esponente del Manierismo cinquecentesco, Rosso Fiorentino.
La mostra, inaugurata il 12 febbraio, presenta al publico 60 opere dell'artista, già descritto nel '500 dallo storico dell'arte Giorgio Vasari come un bambino prodigio della pittura.
Nonostante la sua personalità tormentata e introversa, il suo talento lo portò a rifiutare i canoni classici a vantaggio di una virtuosa sperimentazione, con il tempo apprezzata anche da Michelangelo e Raffaello.
Accanto ai suoi disegni compaiono anche 9 opere di grandi pittori come Alberto Durero, Lorenzo di Credi, Poussin e Tiepolo, che permetteranno di stabilire un dialogo tra il loro tratto e quello del grande artista fiorentino, dando risalto alla particolarità del suo stile.
Tra i pezzi forti dell'esposizione c'è anche il diario del Pontormo, proveniente dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e mai portato fuori dall'Italia prima d'ora. Al suo interno sono riportati, oltre a piccoli bozzetti, anche dettagli privati, frammenti di vita quotidiana, paure e riflessioni molto intime.
Accanto alla delicatezza della sua matita, Palazzo Strozzi presenterà la forza delle sue opere pittoriche, che dall'8 marzo al 20 luglio, in occasione dei 520 anni dalla nascita dell'artista, saranno accostate ai lavori di un altro importante esponente del Manierismo cinquecentesco, Rosso Fiorentino.
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