Leonardo e la meccanica dell’uomo.
Il genio di Da Vinci travolge la Scozia
L.S.
03/08/2013
Nell’ambito del Festival Internazionale di Edimburgo, fino al 10 novembre, la Queen’s Gallery ospita una mostra dedicata al genio di Leonardo Da Vinci e agli studi da lui condotti nel campo dell’anatomia umana. Più della metà dei lavori presenti non erano mai stati esposti prima in Scozia.
Le pagine dei suoi quaderni raccolgono le illustrazioni di quasi ogni osso e della maggior parte dei muscoli del corpo. Erano stati concepiti come studi preparatori alla rappresentazione più realistica possibile della natura, ma presto l’artista accarezzò l’idea di scrivere e pubblicare un trattato illustrato di anatomia. Tra il 1507 e il 1513 Leonardo dissezionò più di 30 corpi umani e riempì pagine e pagine di appunti in una forma mai vista in precedenza. Per farlo si servì di tecniche illustrative capaci di trasmettere il movimento tridimensionale del corpo su un foglio statico e sfruttò le conoscenze acquisite in altri campi come l’architettura per i piani e le sezioni; e l’ingegneria per la visione esplosa delle strutture e dei movimenti.
Uno dei più importanti contributi, fu la rappresentazione della struttura della mano attraverso quattro dissezioni a cominciare dalle ossa per poi sommare i muscoli e il primo e il secondo strato di tendini. Una simulazione animata al computer dimostra che i moderni anatomisti per studiare quella stessa struttura utilizzano la medesima sequenza di immagini concepite da Leonardo 500 anni fa.
Ma la più stupefacente delle sue campagne di ricerche riguarda il cuore di cui comprese per primo la natura di muscolo. Lo scienziato registrò anche con dovizia la forma delle camere, delle valvole e dei vasi delle coronarie. Costruì persino un modello in vetro della valvola aortica e solo nel 1980 la risonanza magnetica permise agli anatomisti di confermare che la descrizione delle funzioni del cuore messa a punto da Leonardo era quasi completamente corretta.
Alla sua morte, nel 1519, le ricerche rimasero inedite ed entrarono a far parte delle sue carte private nascoste al mondo per centinaia di anni. I visitatori di “Leonardo Da Vinci, la meccanica dell’uomo” avranno occasione di ammirare il confronto tra i disegni del 1500 e la loro più moderna rappresentazione, e di comprendere quanto gli studi da lui portati avanti spinsero questa scienza verso l'avvenire.
Le pagine dei suoi quaderni raccolgono le illustrazioni di quasi ogni osso e della maggior parte dei muscoli del corpo. Erano stati concepiti come studi preparatori alla rappresentazione più realistica possibile della natura, ma presto l’artista accarezzò l’idea di scrivere e pubblicare un trattato illustrato di anatomia. Tra il 1507 e il 1513 Leonardo dissezionò più di 30 corpi umani e riempì pagine e pagine di appunti in una forma mai vista in precedenza. Per farlo si servì di tecniche illustrative capaci di trasmettere il movimento tridimensionale del corpo su un foglio statico e sfruttò le conoscenze acquisite in altri campi come l’architettura per i piani e le sezioni; e l’ingegneria per la visione esplosa delle strutture e dei movimenti.
Uno dei più importanti contributi, fu la rappresentazione della struttura della mano attraverso quattro dissezioni a cominciare dalle ossa per poi sommare i muscoli e il primo e il secondo strato di tendini. Una simulazione animata al computer dimostra che i moderni anatomisti per studiare quella stessa struttura utilizzano la medesima sequenza di immagini concepite da Leonardo 500 anni fa.
Ma la più stupefacente delle sue campagne di ricerche riguarda il cuore di cui comprese per primo la natura di muscolo. Lo scienziato registrò anche con dovizia la forma delle camere, delle valvole e dei vasi delle coronarie. Costruì persino un modello in vetro della valvola aortica e solo nel 1980 la risonanza magnetica permise agli anatomisti di confermare che la descrizione delle funzioni del cuore messa a punto da Leonardo era quasi completamente corretta.
Alla sua morte, nel 1519, le ricerche rimasero inedite ed entrarono a far parte delle sue carte private nascoste al mondo per centinaia di anni. I visitatori di “Leonardo Da Vinci, la meccanica dell’uomo” avranno occasione di ammirare il confronto tra i disegni del 1500 e la loro più moderna rappresentazione, e di comprendere quanto gli studi da lui portati avanti spinsero questa scienza verso l'avvenire.
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