Il maestro italiano del design internazionale

Achille Castiglioni, il maestro italiano del design internazionale
 

25/02/2004

Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile o che non creda bello William Morris Sapevate che la maggior parte degli oggetti che si incontrano ogni giorno devono la loro forma allo studio di un designer ? E che spesso i prototipi dai quali derivano i nostri oggetti d’uso hanno avuto origine dalle intuizioni di un maestro come Achille Castiglioni ? Sono solo due delle curiosità sollevate da un catalogo di piacevole lettura (e pessima distribuzione) recentemente edito da Corraini. Di formato agile, il volume è caratterizzato da testi in italiano-inglese di Paola Antonelli, ex allieva di Castiglioni al Politecnico di Milano, e da illustrazioni di Steven Guarnaccia che condensano in pochi, sapienti tratti la genesi di ciascuno dei 120 oggetti selezionati. Omaggiato nel 1997 da una mostra al Museum of Modern Art di New York, curata dalla stessa Antonelli, Achille Castiglioni ha contribuito a fare dell’industrial design una delle più alte espressioni della creatività del XX secolo elaborando nei suoi 52 anni di attività quasi 150 forme funzionali. Lampade, sgabelli, librerie, interruttori elettrici, macchine fotografiche, telefoni, aspirapolvere, sedili per auto, non c’è ambiente del vissuto quotidiano che Castiglioni non abbia pensato a riqualificare mediante intuizioni semplici e geniali. Nato a Milano nel 1918, dopo essersi laureato in architettura al Politecnico sul finire della seconda guerra mondiale, Castiglioni entra nello studio aperto dai fratelli maggiori Livio e Pier Giacomo nel piano ammezzato di un edificio in Foro Bonaparte. Nel 1952, Livio lascia lo studio per mettersi in proprio e dedicarsi al design di apparecchi audio e sistemi d’illuminazione. Fino alla morte prematura di Pier Giacomo, avvenuta nel 1968, Achille lavora al fianco del fratello perfezionando un metodo logico-creativo dall’approccio quasi antropologico che ha fatto scuola per originalità e sperimentalismo. Molte delle opere ideate insieme, come le lampade “Arco”,ispirata a un lampione pubblico, e “Parentesi”, contesa dalle collezioni di molti musei, sono ancora in produzione presso l’azienda Flos. “Comincia da zero. Usa il buon senso. Sii consapevole degli obiettivi e dei mezzi di cui disponi” questa, in sintesi, la lezione dei due designers. Ne è un esempio “Switch” ,l’interruttore elettrico sonoro (produce un clic perfetto) ormai comunissimo, realizzato nel 1968 traendo ispirazione da una forma naturale e maneggevole come il sasso. O ancora “Sella”, lo sgabello ready-made costituito da un sellino di bicicletta fissato su uno stelo tubolare dalla base arrotondata in ferro fuso, disegnato nel 1957 per assecondare un atteggiamento quasi istintivo: “Quando uso un telefono pubblico”, argomentava Achille Castiglioni, “mi piace camminare, però vorrei anche stare seduto, anche se non completamente”. Ecco come ironia, tecnologia dei materiali, rispondenza tra forma e funzione, qualità del dettaglio e intelligenza dell’oggetto, sostanziano una filosofia creativa dedotta dalla cultura materiale che da quasi cinquant’anni veicola nel mondo la semplice ingegnosità del design italiano e non smette di riscuotere l’apprezzamento delle tendenze minimaliste. Paola Antonelli, Steven Guarnaccia Achille Castiglioni Corraini Editore, Mantova 2000, £ 35.000 Per contattare direttamente la casa editrice: Corraini Editore s.r.l. Via Madonna della Vittoria, 5 46100 Mantova Tel. 0376-32.27.53 fax 0376-36.55.66 E-mail: edcorraini@tin.it www.corraini.com

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