Tutti in fila per salutare l’opera
Il Tricorno di Picasso lascia il Four Season
L.S.
08/09/2014
Dopo oltre mezzo secolo e una disputa legale, “Il Tricorno” di Pablo Picasso lascia la sala dell’esclusivo ristorante del Four Seasons Hotel di New York, dove importanti commensali e più comuni turisti hanno potuto ammirarlo. Le operazioni di rimozione dell’enorme arazzo (5,7x6 metri), realizzato dall’artista spagnolo nel 1919, sono cominciate. L’opera è adesso attesa al Williamstown Art Conservation Center, in Massachusetts, dove verrà sottoposta ad un attento restauro prima di essere trasferita in via permanente al New York Historical Society Museum and Library.
L’arazzo raffigurante il pubblico di una corrida, fu concepito come parte della scenografia del balletto El sombrero de tres picos del compositore Manuel de Fallan, e dal 1959, data di apertura del ristorante, ha contribuito ad elevare la classe dell’ambiente.
Lo spostamento, che ha destato un’ondata di curiosità attirando folle trasversali di visitatori dell’ultim’ora, segue ad un piccolo scisma interno alla RFR Holding, attuale proprietaria del Seagram Buliding (sede dell’Hotel), che aveva manifestato l’intenzione di sottoporre l’arazzo ad un restauro scatenando il malumore della Conservancy, contraria ad una rimozione che potesse metterne a rischio l’integrità. Aby Rosen, cofondatore di RFR e membro della Conservancy ha però spinto il dissidio verso la sigla di un accordo. RFR dona l’opera e sosterrà i costi del trasporto e del restauro, la soprintendenza parteciperà mettendo a disposizione tutte le proprie competenze.
L’arazzo raffigurante il pubblico di una corrida, fu concepito come parte della scenografia del balletto El sombrero de tres picos del compositore Manuel de Fallan, e dal 1959, data di apertura del ristorante, ha contribuito ad elevare la classe dell’ambiente.
Lo spostamento, che ha destato un’ondata di curiosità attirando folle trasversali di visitatori dell’ultim’ora, segue ad un piccolo scisma interno alla RFR Holding, attuale proprietaria del Seagram Buliding (sede dell’Hotel), che aveva manifestato l’intenzione di sottoporre l’arazzo ad un restauro scatenando il malumore della Conservancy, contraria ad una rimozione che potesse metterne a rischio l’integrità. Aby Rosen, cofondatore di RFR e membro della Conservancy ha però spinto il dissidio verso la sigla di un accordo. RFR dona l’opera e sosterrà i costi del trasporto e del restauro, la soprintendenza parteciperà mettendo a disposizione tutte le proprie competenze.
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