L’altra bastarda di Tarantino
12/06/2009
Un paio di settimane fa vi avevamo parlato della splendida Mélanie Laurent, attrice che Quentin Tarantino ha scelto come musa, affidandole il ruolo da protagonista in “Bastardi senza gloria”. Oggi vi presentiamo l’altra bastarda, Diane Kruger. Una sola parola per descriverla: spettacolare! Classe 1976, nata e cresciuta in Germania, Diane ha visto la vita di ogni giorno cambiare radicalmente quando la Warner Bros. l’ha ingaggiata nel ruolo di Elena in “Troy”, mega-produzione interpretata da Brad Pitt e Orlando Bloom che faceva a pezzi la sacralità dell’opera di Omero, creando un fumettone da pop corn. “Non è che sia stato così meraviglioso baciare Orlando - racconta l'attrice - Ero imbarazzata: davanti a me c’erano 100 persone. Piuttosto di quel set ricordo la puntualità mia e di Wolfgang Petersen… chiaramente perché siamo entrambi tedeschi!”.
Ancora oggi, Diane ricorda quel momento con un po’ d'ansia: “Il film era stato presentato al Festival di Cannes. Non ero mai stata sulla Croisette prima di allora: ricordo che ero appena uscita dalla macchina e tutti conoscevano il mio nome, è stato un momento quasi disturbante. Il successo improvviso mi spaventa. Sono una persona indipendente e la possibilità che questo privilegio d'indipendenza possa sfuggirmi, è terrificante!”. La sua svolta nel cinema è stata abbastanza casuale: originariamente, infatti, l’intenzione di Diane era quella di diventare ballerina di danza classica, ma ebbe un incidente a 18 anni che la costrinse a rinunciare: “Avevo studiato alla Royal Ballet a Londra. Era bellissimo: ho scelto il balletto perché mi aiutava nella vita, mi dava disciplina e speranza. Non ho avuto un’infanzia proprio felice: mio padre era un alcolista e noi l’abbiamo lasciato. La situazione a casa era terribile e per questo io, mia madre e mio fratello siamo scappati nel bel mezzo della notte”.
Se pensate che queste dive super bellissime siano fin troppo con la puzza sotto il naso e quasi a prova di sentimenti d’amore, dovete sapere che Diane è esattamente l’opposto. “Ricordo che ogni volta che una mia relazione finiva, mi chiudevo al mondo. Pensavo che sarei impazzita. C‘erano delle volte in cui mi spezzavano il cuore, e non ero più capace di uscire di casa per settimane. Sentivo tutto il peso del mondo sulle spalle”. Nel 2005, in occasione delle riprese di "Frankie", la Kruger si è recata per tre settimane in un vero manicomio, per approfondire il ruolo: “Ho visto la vera depressione ed è lì che ho capito di essere una persona forte”.
Divorziata dal marito Guillaume Canet (attore francese visto anche al fianco di DiCaprio in "The Beach") Diane Kruger ha finalmente trovato il vero amore… Joshua Jackson, proprio lui il ragazzetto di "Dawson’s Creek". “Voglio certamente dei bambini. Non pensavo che l’avrei detto, ma adesso che ho conosciuto Josh so che ne avremo almeno uno. Lui è un uomo di grandi valori e questo per me è importantissimo”. E adesso un nuovo momento di svolta nella sua carriera d’attrice, “Bastardi senza gloria” di Tarantino, dove interpreta la superstar tedesca Bridget Von Hammersmark, una vera diva del cinema che in realtà è alleata con Brad Pitt per far fuori Hitler. "Inizialmente Quentin non aveva pensato a me – rivela l’attrice, riferendosi chiaramente al mancato ingaggio di Nastassja Kinski - E’ stata dura ottenere il provino: il problema era che Quentin non pensava che fossi veramente tedesca! Effettivamente il mio accento tedesco si sente solo quando mi arrabbio… chiedetelo a Josh che scappa via subito! Quentin ha accettato di vedermi direttamente in Germania: ho preso un volo da New York e ho imparato 30 pagine di copione in inglese e tedesco e sapevo che se mi avesse dato l’occasione mi avrebbe presa subito. E così è stato!”.
Vedremo Diane Kruger in “Bastardi senza gloria” dal 2 ottobre. La Universal Pictures ha appena anticipato l’uscita italiana del film.
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Se pensate che queste dive super bellissime siano fin troppo con la puzza sotto il naso e quasi a prova di sentimenti d’amore, dovete sapere che Diane è esattamente l’opposto. “Ricordo che ogni volta che una mia relazione finiva, mi chiudevo al mondo. Pensavo che sarei impazzita. C‘erano delle volte in cui mi spezzavano il cuore, e non ero più capace di uscire di casa per settimane. Sentivo tutto il peso del mondo sulle spalle”. Nel 2005, in occasione delle riprese di "Frankie", la Kruger si è recata per tre settimane in un vero manicomio, per approfondire il ruolo: “Ho visto la vera depressione ed è lì che ho capito di essere una persona forte”.
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