L'estro di Rosso Fiorentino alla Morgan di New York, con un seducente quanto raro ritratto di donna
Rosso Fiorentino, Bust of a Woman, Metropolitan Museum of New York
01/12/2012
La prestigiosa Morgan Library & Museum fondata a New York nel 1906 per ospitare la biblioteca privata di JP Morgan, collezionista statunitense e filantropo, e dichiarata sessant’anni dopo monumento storico nazionale, ospita fino al 3 febbraio 2013 una mostra intitolata “Fantasia, e Invenzione: Rosso Fiorentino e il Disegno a Firenze nel XVI secolo”. La piccola esposizione, curata dal Linda Wolk-Simon, raccoglie solo una trentina di opere ma sufficienti a dare un'idea dello stile originale del celebre artista italiano nato nel 1495 a Firenze e scomparso, forse per suicidio come riferisce Giorgio Vasari, nel 1540 a Fontainebleau, dove era stato chiamato a corte di Francesco I, e considerato un esponente dei cosiddetti "eccentrici fiorentini", pionieri del manierismo in pittura.
Tra le opere più importanti in esposizione, la Sacra Famiglia con il giovane San Giovanni Battista, proveniente dal Walters Art Museum di Baltimora, eseguito intorno al 1520 che è uno dei tre dipinti dell'artista presenti oltreoceano e rappresenta il fulcro della mostra.
A complemento ci sono una ventina di disegni di autori attivi a Firenze durante il del Rinascimento e l’epoca del Manierismo appartenenti alla collezione del Morgan, inclusi gli esempi più importanti dello stesso Rosso Fiorentino, di Andrea del Sarto, di Jacopo Pontormo, Giorgio Vasari e Baccio Bandinelli, Francesco Salviati, Agnolo Bronzino, e Alessandro Allori. In mostra, infine, c’è una preziosa opera del Rosso, in prestito dal Metropolitan Museum of Art, un raffinato disegno che rirpoduce un Busto di Donna . Il volto che vi appare è probabilmente quello Giulia Gonzaga, duchessa di Mantova, ma Rosso Fiorentino, ritraendola, intendeva in realtà dare una rappresentazione ideale della giovinezza e della bellezza femminili. Ispirato alla ritrattistica di Michelangelo, colpisce l'elaborata acconciatura, la ricchezza dell'abito, con la complessità del panneggio raccolto da un spilla, e soprattutto la posa seducente.
Nicoletta Speltra
Tra le opere più importanti in esposizione, la Sacra Famiglia con il giovane San Giovanni Battista, proveniente dal Walters Art Museum di Baltimora, eseguito intorno al 1520 che è uno dei tre dipinti dell'artista presenti oltreoceano e rappresenta il fulcro della mostra.
A complemento ci sono una ventina di disegni di autori attivi a Firenze durante il del Rinascimento e l’epoca del Manierismo appartenenti alla collezione del Morgan, inclusi gli esempi più importanti dello stesso Rosso Fiorentino, di Andrea del Sarto, di Jacopo Pontormo, Giorgio Vasari e Baccio Bandinelli, Francesco Salviati, Agnolo Bronzino, e Alessandro Allori. In mostra, infine, c’è una preziosa opera del Rosso, in prestito dal Metropolitan Museum of Art, un raffinato disegno che rirpoduce un Busto di Donna . Il volto che vi appare è probabilmente quello Giulia Gonzaga, duchessa di Mantova, ma Rosso Fiorentino, ritraendola, intendeva in realtà dare una rappresentazione ideale della giovinezza e della bellezza femminili. Ispirato alla ritrattistica di Michelangelo, colpisce l'elaborata acconciatura, la ricchezza dell'abito, con la complessità del panneggio raccolto da un spilla, e soprattutto la posa seducente.
Nicoletta Speltra
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