La fotografia di Keiichi Tahara

Tahara
 

26/07/2001

La mostra in atto al Castello di Rivoli fa parte del progetto internazionale per valorizzare aspetti e culture del Piemonte anche all’estero, voluto dalla Regione insieme con le case fotografiche internazionali. Ogni anno l’artista scelto, di fama internazionale, presenterà la propria visione di questa regione attraverso una serie di immagini a soggetto libero. Alla fine alcuni dei lavori andranno a far parte della collezione del Museo mentre altri saranno donati ad una prestigiosa istituzione straniera. Keiichi Tahara presenta circa 40 fotografie sul tema del barocco piemontese: i soggetti scelti sono la Reggia di Venaria, antica residenza sabauda, gli interni e le opere disperse che vi appartenevano. Un puzzle per ricostruire la grandezza del Piemonte attraverso un luogo inanimato, un’architettura vuota, oggi in piena fase di restauro, un tempo ricca e fastosa. Il fotografo giapponese ne traduce i volumi con la luce e il vuoto: quello stesso vuoto della filosofia zen, che lo riconduce alle origini e in qualche modo ci sembra legare le differenze tra le culture, piccole tessere di un mosaico culturale universale. Le sue fotografie contribuiscono ad esaltare i luoghi attraverso i particolari, le visioni originali dell’occhio. Tahara disegna le tracce del passato con la luce e l’oscurità: bianca è la luce delle sensazioni e nera è quella dell’interiorità, così lui stesso definisce i colori fondamentali della sua tavolozza. La luce è l’elemento principale ed egli continua a ricercarne la forma stessa piuttosto che la luce emanata dall’oggetto, la materializza con le sue sculptures de lumière, grandiose installazioni luminose. Le stesse fotografie, negli ultimi anni, sono su supporti trasparenti, come il vetro piuttosto che la carta opaca in modo da creare, come afferma l'autore, "una nuova luce, quasi universale”. Keiichi Tahara nasce in Giappone, a Kyoto, ma vive a Parigi dal 1973 ed è qui che comincia ad interessarsi come autodidatta di fotografia, è qui che pone al centro della sua ricerca la luce: “La luce in Giappone è sempre pallida, decisamente diversa dalla luce francese più intensa”. La sua luce, materica, oscura e trasparente, scandisce la storia e il paesaggio attraverso dei particolari tematici, scelti di volta in volta: “Fenêtres”, “Pièces”, “Architecture des XIX et XX siècles” e oggi anche “il Piemonte”. L’artista, oltre ad aver ottenuto importanti riconoscimenti internazionali nel campo della fotografia, si occupa anche di architettura, moda e cinema mostrandosi così come un poliedrico della cultura e di culture. KEIICHI TAHARA – PIEMONTE UNA DEFINIZIONE FOTOGRAFICA Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (TO) dal 30 maggio al 26 agosto 2001 da martedì a venerdì 10 – 17 sabato e domenica 10 – 19 ingresso £12000 e ridotto £8000