La Mole Vanvitelliana

Lazzaretto
 

24/04/2002

La Mole Vanvitelliana di Ancona, che un tempo fu luogo di rifugio e di quarantena, oggi è diventato un grande centro culturale che ospita grandi mostre e numerose manifestazioni. Lo scopo è di creare in questo importante “contenitore” una sinergia tra attività espositive, servizi e attività produttive in grado di costituire un polo d’attrazione per il turismo della regione. Per la sua particolare articolazione inoltre l’edificio risulta essere adatto sia per manifestazioni legate all’arte contemporanea che all’arte antica. Il porto di Ancona è il luogo che meglio testimonia le vicende storiche e artistiche della città adriatica. Proprio dalle acque del porto, collegato alla terraferma da ponti, sorge il Lazzaretto (Laemocomium) o Mole Vanvitelliana. La monumentale costruzione (che si estende per quasi ventimila metri quadrati), dalla singolare pianta pentagonale fu costruita dal progetto di Luigi Vanvitelli per committenza di papa Clemente XII. Luigi Vanvitelli dopo aver compiuto un viaggio di perlustrazione lungo l'Italia, iniziò a lavorare sul progetto anconetano, dotandolo di valenze architettoniche e urbanistiche estremamente innovative. La prima pietra venne posta il 26 luglio 1733. Nel 1736 l’opera risulta in fase di avanzata realizzazione, ma i lavori furono completati solo nel 1743, tre anni dopo la morte di Clemente XII (1740). A salvaguardia della Mole venne realizzata, come fortificazione, una scogliera che oggi delimita il cosiddetto Mandracchio, il porto peschereccio di Ancona. L’imponente edificio fu concepito come moderna struttura polifunzionale sia militare che sanitaria, a supporto delle attività di porto franco. La mole fungeva da avamposto verso il mare per garantire protezione ed immunità dalle epidemie che sarebbero potute scaturire dal commercio con paesi stranieri. Il maestoso portale in pietra d’Istria, danneggiato durante la Seconda guerra mondiale fu e successivamente ripristinato. La forma pentagonale racchiude un cortile in cui sorge un’edicola votiva in travertino di stile neo-classico dedicata a S.Rocco, dallo stesso Vanvitelli, dove venivano celebrate le funzioni religiose. Nel corso dei secoli il lazzaretto è stato utilizzato anche come ospedale militare e caserma e ha costituito l’elemento cardine della difesa di Ancona occupata dai Francesi contro la flotta austriaca nel 1799. Nel 1860 cessò la sua funzione ispettivo sanitaria per, nel 1884, diventare sede delle operazioni di raffineria degli zuccheri. Nel corso del XX secolo oltre al ruolo di base militare nei due conflitti mondiali, il Lazzaretto divenne anche sede, dal 1947, della manifattura tabacchi.

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