Prestiti e restauri
La prima volta del Guercino a Tokyo
Diana Cacciatrice, Guercino
L. Sanfelice
06/03/2015
Si è aperta al National Museum of Western Art di Ueno a Tokyo, una delle più ampie rassegne monografiche mai dedicate al Guercino. È la prima volta che il maestro del barocco mette piede in Asia, anche per la riluttanza con cui Cento presta opere del proprio illustre cittadino. In seguito al terremoto del 2012 però la Pinacoteca civica è rimasta chiusa e come ha spiegato Piero Lodi, sindaco della cittadina nel ferrarese, “invece di limitarci a lasciare i quadri nei caveau, abbiamo scelto di condividerli con il mondo”.
Il tour internazionale dell'esposizione che prima del Giappone ha già fatto tappa a Varsavia e Zagabria e per il 2016 è stata richiesta dal Bozar di Bruxelles, ha obiettivi precisi: i proventi della mostra si tradurranno infatti in una donazione diretta alla ricostruzione della Pinacoteca, il cui cantiere dovrebbe aprire nel 2016.
Il progetto ha coinvolto il MiBACT, la Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici di Bologna e si è avvalso anche di prestigiosi prestiti della Pinacoteca Nazionale di Bologna, della Galleria Borghese di Roma e di Palazzo Barberini fra gli altri. Determinante anche il contributo dei privati tra cui spicca la Fondazione Sorgente Group che ha concesso la "Diana Cacciatrice" (1658), uno dei capolavori della sua collezione che ha trovato naturale collocazione accanto a un Endimione addormentato, ricreando il mito originario della commissione che il Conte Carandini fece al Guercino.
Il tour internazionale dell'esposizione che prima del Giappone ha già fatto tappa a Varsavia e Zagabria e per il 2016 è stata richiesta dal Bozar di Bruxelles, ha obiettivi precisi: i proventi della mostra si tradurranno infatti in una donazione diretta alla ricostruzione della Pinacoteca, il cui cantiere dovrebbe aprire nel 2016.
Il progetto ha coinvolto il MiBACT, la Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici di Bologna e si è avvalso anche di prestigiosi prestiti della Pinacoteca Nazionale di Bologna, della Galleria Borghese di Roma e di Palazzo Barberini fra gli altri. Determinante anche il contributo dei privati tra cui spicca la Fondazione Sorgente Group che ha concesso la "Diana Cacciatrice" (1658), uno dei capolavori della sua collezione che ha trovato naturale collocazione accanto a un Endimione addormentato, ricreando il mito originario della commissione che il Conte Carandini fece al Guercino.
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