Un percorso digitale anticipa gli appuntamenti del progetto Dante. Gli occhi e la mente
La Ravenna di Dante in tre virtual tour, aspettando le mostre dedicate al poeta
Teodoro Wolf Ferrari, Affiche olivetti M1, 1912, manifesto su carta
Samantha De Martin
12/02/2021
In volo su Ravenna, a caccia dei luoghi danteschi, ma anche delle opere protagoniste dell’ampio palinsesto che renderà omaggio, fino al 2022, al sommo poeta, nell’anno in cui ricorre il 700esimo anniversario dalla morte.
In attesa dei prossimi percorsi espositivi, il MAR - Museo d’Arte della città di Ravenna invita il pubblico da casa all’incontro con l'Alighieri in versione digital.
Sulla piattaforma online sono attivi i tre virtual tour del progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente (che prende il titolo da un verso del Paradiso) organizzato dal MAR, Biblioteca Classense e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna.
Basta accedere alla piattaforma, abilitare l’audio e tuffarsi nella Ravenna che fu ultimo rifugio del poeta, catturando i dettagli della mostra Inclusa est flamma. Ravenna 1921: Il Secentenario della morte di Dante, attualmente in corso presso il Corridoio Grande della Biblioteca Classense, e cogliendo in anteprima alcune chicche delle due future esposizioni.
Galileo Chini, Dante, 1921, manifesto per il secentenario della morte di Dante Alighieri. Sarà esposta nella mostra Dante. Gli occhi e la mente. Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante, alla Biblioteca Classense dal 12 settembre 2020 al 10 gennaio 2021
Ricordando il secentenario della morte di Dante alla Biblioteca Classense
Alla Classense Benedetto Gugliotta, curatore del percorso di Inclusa est flamma. Ravenna 1921: Il Secentenario della morte di Dante, aperta a settembre 2020, ricorda il secentenario dantesco che si svolse in città alla presenza del Ministro della Pubblica Istruzione Benedetto Croce. Sarà un’occasione per ammirare da vicino celebri opere come i sacchi decorati da Adolfo De Carolis col motto “Inclusa est flamma” (“La fiamma è all’interno”) che Gabriele D’Annunzio l'anno seguente donò alla città di Ravenna.
Aspettando di visitare fisicamente i percorsi Le Arti al tempo dell’esilio e Un’Epopea POP, che inaugureranno rispettivamente il 24 aprile presso la chiesa di San Romualdo e il 4 settembre al MAR, il visitatore digitale potrà immergersi a 360 gradi nei sette ambienti virtuali, osservare da vicino un centinaio gli oggetti esposti e sfogliare i 60 contenuti multimediali, tra interviste, piccoli documentari e un video musicale pop che racconta la popolarità dei versi danteschi raggiunta nei secoli.
Tra le sale del MAR in attesa dell’ “Epopea pop”
Sulla mappa virtuale di Ravenna, cliccando sull'icona del MAR, incontreremo Giuseppe Antonelli, curatore della mostra Un’epopea pop che svela aneddoti curiosi relativi all’epopea popolare di Dante. Entreremo in Sacral, l’opera di Edoardo Tresoldi, che rimanda al Castello degli "spiriti magni", nel IV canto dell’Inferno, per ritrovare l'arte contemporanea e la sua rilettura dei temi danteschi nelle opere di celebri artisti come Kiki Smith e Robert Rauschenberg. Percorrendo, al momento virtualmente, le sale del MAR, in attesa di ritrovarle il 4 settembre dal vivo, il visitatore potrà approfondire le sezioni tematiche legate agli aspetti più popolari della figura di Dante.
Edoardo Tresoldi, Sacral | Foto: © Fabiano Caputo
Visita alla Tomba di Dante, tornata al suo antico splendore
Con Maurizio Tarantino, direttore della Biblioteca Classense e Museo d’Arte della città, visitiamo la Tomba di Dante, restituita al suo originario splendore neoclassico dopo gli interventi sulle parti lapidee, gli stucchi, gli intonaci. Da qui, a settembre 2021 partiranno le celebrazioni che Ravenna dedica al poeta.
A San Romuoaldo il tempo dell’esilio
Il virtual tour della mostra Le Arti al tempo dell’esilio che sarà allestita a San Romualdo ci porta, con il curatore Massimo Mendica, nel vivo del progetto scientifico costruito ripercorrendo l'esilio dantesco, attraverso importanti opere d'arte legate alle città nella quale l'Alighieri ebbe modo di sostare. La modalità virtuale permetterà al pubblico da casa di ammirare da vicino opere come il Polittico di Badìa di Giotto - che sarà prestato in mostra dagli Uffizi, e che l'artista realizzò per l'altare maggiore della Badìa Fiorentina, non lontana dall'allora abitazione di Dante a Firenze - o come la scultura di Manno Bandini da Siena che ritrae un imponente Bonifacio VIII, accanto a lavori di Cimabue, Arnolfo di Cambio, Pietro e Giuliano da Rimini.
Il design e la progettazione del virtual tour sono firmati da Zeranta Edutainment s.r.l. con la consulenza di Jader Giraldi e la produzione multimediale realizzata in collaborazione con Flatmind Videoproduction.
Giotto, Polittico di Badia, 1300 circa, tempera su tavola, 337 x 142 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi
Leggi anche:
• Dante 700: l'arte celebra il poeta con un caendario di mostre da non perdere
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Sulla piattaforma online sono attivi i tre virtual tour del progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente (che prende il titolo da un verso del Paradiso) organizzato dal MAR, Biblioteca Classense e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna.
Basta accedere alla piattaforma, abilitare l’audio e tuffarsi nella Ravenna che fu ultimo rifugio del poeta, catturando i dettagli della mostra Inclusa est flamma. Ravenna 1921: Il Secentenario della morte di Dante, attualmente in corso presso il Corridoio Grande della Biblioteca Classense, e cogliendo in anteprima alcune chicche delle due future esposizioni.
Galileo Chini, Dante, 1921, manifesto per il secentenario della morte di Dante Alighieri. Sarà esposta nella mostra Dante. Gli occhi e la mente. Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante, alla Biblioteca Classense dal 12 settembre 2020 al 10 gennaio 2021
Ricordando il secentenario della morte di Dante alla Biblioteca Classense
Alla Classense Benedetto Gugliotta, curatore del percorso di Inclusa est flamma. Ravenna 1921: Il Secentenario della morte di Dante, aperta a settembre 2020, ricorda il secentenario dantesco che si svolse in città alla presenza del Ministro della Pubblica Istruzione Benedetto Croce. Sarà un’occasione per ammirare da vicino celebri opere come i sacchi decorati da Adolfo De Carolis col motto “Inclusa est flamma” (“La fiamma è all’interno”) che Gabriele D’Annunzio l'anno seguente donò alla città di Ravenna.
Aspettando di visitare fisicamente i percorsi Le Arti al tempo dell’esilio e Un’Epopea POP, che inaugureranno rispettivamente il 24 aprile presso la chiesa di San Romualdo e il 4 settembre al MAR, il visitatore digitale potrà immergersi a 360 gradi nei sette ambienti virtuali, osservare da vicino un centinaio gli oggetti esposti e sfogliare i 60 contenuti multimediali, tra interviste, piccoli documentari e un video musicale pop che racconta la popolarità dei versi danteschi raggiunta nei secoli.
Tra le sale del MAR in attesa dell’ “Epopea pop”
Sulla mappa virtuale di Ravenna, cliccando sull'icona del MAR, incontreremo Giuseppe Antonelli, curatore della mostra Un’epopea pop che svela aneddoti curiosi relativi all’epopea popolare di Dante. Entreremo in Sacral, l’opera di Edoardo Tresoldi, che rimanda al Castello degli "spiriti magni", nel IV canto dell’Inferno, per ritrovare l'arte contemporanea e la sua rilettura dei temi danteschi nelle opere di celebri artisti come Kiki Smith e Robert Rauschenberg. Percorrendo, al momento virtualmente, le sale del MAR, in attesa di ritrovarle il 4 settembre dal vivo, il visitatore potrà approfondire le sezioni tematiche legate agli aspetti più popolari della figura di Dante.
Edoardo Tresoldi, Sacral | Foto: © Fabiano Caputo
Visita alla Tomba di Dante, tornata al suo antico splendore
Con Maurizio Tarantino, direttore della Biblioteca Classense e Museo d’Arte della città, visitiamo la Tomba di Dante, restituita al suo originario splendore neoclassico dopo gli interventi sulle parti lapidee, gli stucchi, gli intonaci. Da qui, a settembre 2021 partiranno le celebrazioni che Ravenna dedica al poeta.
A San Romuoaldo il tempo dell’esilio
Il virtual tour della mostra Le Arti al tempo dell’esilio che sarà allestita a San Romualdo ci porta, con il curatore Massimo Mendica, nel vivo del progetto scientifico costruito ripercorrendo l'esilio dantesco, attraverso importanti opere d'arte legate alle città nella quale l'Alighieri ebbe modo di sostare. La modalità virtuale permetterà al pubblico da casa di ammirare da vicino opere come il Polittico di Badìa di Giotto - che sarà prestato in mostra dagli Uffizi, e che l'artista realizzò per l'altare maggiore della Badìa Fiorentina, non lontana dall'allora abitazione di Dante a Firenze - o come la scultura di Manno Bandini da Siena che ritrae un imponente Bonifacio VIII, accanto a lavori di Cimabue, Arnolfo di Cambio, Pietro e Giuliano da Rimini.
Il design e la progettazione del virtual tour sono firmati da Zeranta Edutainment s.r.l. con la consulenza di Jader Giraldi e la produzione multimediale realizzata in collaborazione con Flatmind Videoproduction.
Giotto, Polittico di Badia, 1300 circa, tempera su tavola, 337 x 142 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi
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