Gli utenti si sono espressi con un “Mi piace"
Like it! La prima mostra creata dagli utenti di Facebook
Like it! Il manifesto della mostra
L.S.
31/10/2013
I Musei e le gallerie di tutto il mondo hanno capito o stanno imparando a riconoscere il valore dei social network come strumento utile ad informare, coinvolgere il pubblico e promuovere interazione anche nei settori dell’arte e della cultura. Lo spazio viennese dell’Essl Museum ha compiuto un ulteriore passo nel campo della partecipazione online invitando le persone ad esercitare un ruolo attivo nei processi di selezione e curatela osservati nell’allestimento di una mostra e stabilendo un nuovo standard internazionale in materia.
Nella Great Hall del museo viennese è stata infatti inaugurata la scorsa settimana la prima esposizione interamente creata e curata dai membri di un social network. Sulla pagina Facebook del Museo, attraverso un meccanismo di votazione fondato sulla semplice conta dei “mi piace”, sono state selezionate le opere da esibire, sulla base di un catalogo di 120 pezzi appartenenti alla collezione.
Una seconda elezione ha riguardato i curatori della mostra, ancora una volta scelti dagli utenti tra la cerchia di Amici del Museo che hanno presentato la candidatura. I cinque soggetti, una volta promossi, hanno partecipato ad un workshop intensivo di due giorni che li ha istruiti e preparati a collaborare con il critico professionista Andreas Hoffer nell’allestimento dell’esposizione.
Nella Great Hall del museo viennese è stata infatti inaugurata la scorsa settimana la prima esposizione interamente creata e curata dai membri di un social network. Sulla pagina Facebook del Museo, attraverso un meccanismo di votazione fondato sulla semplice conta dei “mi piace”, sono state selezionate le opere da esibire, sulla base di un catalogo di 120 pezzi appartenenti alla collezione.
Una seconda elezione ha riguardato i curatori della mostra, ancora una volta scelti dagli utenti tra la cerchia di Amici del Museo che hanno presentato la candidatura. I cinque soggetti, una volta promossi, hanno partecipato ad un workshop intensivo di due giorni che li ha istruiti e preparati a collaborare con il critico professionista Andreas Hoffer nell’allestimento dell’esposizione.
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