'Matrici incise dal ‘500 al ‘900'

 

04/05/2004

Nel giugno 2003 si sono conclusi i lavori finalizzati a dotare l’Istituto Nazionale per la Grafica di un’adeguata Calcoteca e a dare sistemazione museografica alle oltre 23000 matrici incise delle sue raccolte: lavori complessi, protrattisi per circa vent’anni, che hanno richiesto sinergie di molteplici e diverse professionalità per la strutturazione degli spazi, l’elaborazione e attuazione del progetto espositivo, l’analisi, classificazione, inventariazione e restauro di gran parte delle lastre. Per informare su quanto è stato fatto e avviare un confronto dialettico con gli “addetti ai lavori” ma anche con diverse categorie di possibili fruitori, s’è organizzato nell’ambito della Settimana della Cultura un piccolo “evento” incentrato sulla lenta trasformazione della Calcoteca dell’Istituto da deposito a museo. Di tale evento la mostra 'Matrici incise dal ‘500 al ‘900' dell’Istituto Nazionale per la Grafica, progettata da Anna Grelle Iusco e Giuseppe Trassari Filippetto con intenti dichiaratamente didattici, fra le rarissime dedicate alle lastre incise, costituisce il momento centrale ma anche indubbiamente il più accattivante. Essa infatti offre un’immagine della raccolta di matrici di necessità circoscritta ma mediata da opere selezionate sulla base dell‘eccezionale interesse storico-artistico – e così di Marcantonio Raimondi, Ghisi , Annibale e Agostino Carracci, Falda, Specchi, Vasi Piranesi, Volpato, Rossini, fino a Carrà, Morandi e agli artisti delle tendenze più innovative – o delle discussioni ancora aperte sulla loro paternità, tipologia, cronologia, o delle particolari vicissitudini editoriali.

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