MULTIBOL
opera dell'artista Bol
13/09/2007
Chi non ha visto, almeno una volta, i suoi pappagalli coloratissimi sui muri di Roma?
I distratti, insieme ai suoi fan più accaniti, li ritroveranno nella personale che aprirà il 13 settembre alla galleria RGB46 nel cuore di Testaccio.
Da quasi vent’anni Bol, classe 1970, è uno dei writer più prolifici della scena, non solo locale ma internazionale. Una formula semplice, la sua, per trasformare anemici paesaggi urbani in una giungla tropicale. Tutto molto naif, nello spirito del “do it yourself”. Ovvero: come trarre dall’approccio, più spesso lo scontro, con il mondo un input positivo.
A Bol è bastato seguire la scia di uno spray per catapultarsi nello spazio parallelo della creatività. Senza perdere mai di vista il quotidiano, ma riconquistandolo a colpi di aerosol. Ed ecco che, dal suo bisogno di comunicare sono nati i pappagalli: alter-ego fumettistici, dalle forme sinuose come il lettering panciuto che li accompagna. A loro ha affidato messaggi ed emozioni, dall’ironia al disincanto, dall’innamoramento alla politica, da diffondere nello spazio pubblico. Un modo autentico di relazionarsi, scegliendo un filtro quanto più possibile analogico e in sintonia con la sua personalità. Ed è impressionante, a guardarli da vicino, quanto i personaggi somiglino all’autore. Pseudo-ritratti caricaturali, per sdrammatizzare un’esistenza non sempre facile.
Un gesto ancora più radicale, nel contesto dei centri sociali, di cui Bol è stato un attivo militante, conservando sempre la giusta dose di leggerezza. Meglio: di poesia. I pappagalli sono infatti l’emblema stesso del writing: un meta-linguaggio, incomprensibile ma denso di contenuti. Proprio come il canto degli uccelli, sconosciuto eppure piacevole all’udito, anzi quanto di più naturale nell’habitat umano. Peccato che, a sostituirlo come sveglia mattutina, sia sempre più spesso il frastuono di clacson e motori. Come la musica, i graffiti recuperano la forza espressiva dell’immagine, medium originario, poi alternativo, di comunicazione. E non è un caso che, accanto ai pappagalli, nel tempo Bol abbia arricchito il suo paradiso cromatico di altre creature: pesci, fiori, biomorfismi vari. Ma la sua non è una visione idilliaca, il sogno di una nuova Arcadia nel deserto metropolitano.
Come un Arcimboldo post-moderno, ibrida natura e artificio in visioni sospese tra la fantasia e l’intuizione di scenari futuribili. Così nascono i “tubismi”, versione post-umana del mondo animale e vegetale, con esiti vicini all’astratto. In mostra, negli spazi della galleria RGB46, tele di ampio formato che ripercorrono la galleria dei suoi personaggi più emblematici. Ma Bol esporrà anche una serie di acquerelli su cartone, percorso parallelo di ricerca sviluppato nei molti workshop di disegno e graffiti in giro per l’Italia.
Maria Egizia Fiaschetti
BOL 23recordz
“MULTIBOL”
13 - 20 settembre 2007
Galleria RGB46
Roma, piazza S. Maria Liberatrice, 46
Info: 06-45421608, info@rgb46.it
RGB 46 a Testaccio, in piazza Santa Maria Liberatrice, non è una semplice libreria, ma un concept store in cui i clienti possano consultare liberamente, senza fretta, i titoli in selezione, gustando una tazza di tè o un buon bicchiere di vino. In particolare l’assortimento dei temi trattati comprende l’Architettura, l’Arte e il Design, ma con un occhio rivolto anche alla fotografia e al cinema.
Tutto è stato concepito per ricreare quell’atmosfera di Relax che deve essere da cornice per la lettura, insieme ai libri, saranno in vendita anche oggetti di design e d’arredamento realizzati da giovani creativi nazionali e internazionali.
Una Gallery ospiterà mostre e performance di artisti, già affermati o emergenti, proponendosi come punto di incontro e di scambio culturale per pittori, fotografi, poeti e attori.
La sezione Books inoltre è integrata da un’ area riservata ai più piccoli, con un corner dedicato e iniziative ludico-creative in cui rendere protagonista la spontanea creatività dei bambini.
I distratti, insieme ai suoi fan più accaniti, li ritroveranno nella personale che aprirà il 13 settembre alla galleria RGB46 nel cuore di Testaccio.
Da quasi vent’anni Bol, classe 1970, è uno dei writer più prolifici della scena, non solo locale ma internazionale. Una formula semplice, la sua, per trasformare anemici paesaggi urbani in una giungla tropicale. Tutto molto naif, nello spirito del “do it yourself”. Ovvero: come trarre dall’approccio, più spesso lo scontro, con il mondo un input positivo.
A Bol è bastato seguire la scia di uno spray per catapultarsi nello spazio parallelo della creatività. Senza perdere mai di vista il quotidiano, ma riconquistandolo a colpi di aerosol. Ed ecco che, dal suo bisogno di comunicare sono nati i pappagalli: alter-ego fumettistici, dalle forme sinuose come il lettering panciuto che li accompagna. A loro ha affidato messaggi ed emozioni, dall’ironia al disincanto, dall’innamoramento alla politica, da diffondere nello spazio pubblico. Un modo autentico di relazionarsi, scegliendo un filtro quanto più possibile analogico e in sintonia con la sua personalità. Ed è impressionante, a guardarli da vicino, quanto i personaggi somiglino all’autore. Pseudo-ritratti caricaturali, per sdrammatizzare un’esistenza non sempre facile.
Un gesto ancora più radicale, nel contesto dei centri sociali, di cui Bol è stato un attivo militante, conservando sempre la giusta dose di leggerezza. Meglio: di poesia. I pappagalli sono infatti l’emblema stesso del writing: un meta-linguaggio, incomprensibile ma denso di contenuti. Proprio come il canto degli uccelli, sconosciuto eppure piacevole all’udito, anzi quanto di più naturale nell’habitat umano. Peccato che, a sostituirlo come sveglia mattutina, sia sempre più spesso il frastuono di clacson e motori. Come la musica, i graffiti recuperano la forza espressiva dell’immagine, medium originario, poi alternativo, di comunicazione. E non è un caso che, accanto ai pappagalli, nel tempo Bol abbia arricchito il suo paradiso cromatico di altre creature: pesci, fiori, biomorfismi vari. Ma la sua non è una visione idilliaca, il sogno di una nuova Arcadia nel deserto metropolitano.
Come un Arcimboldo post-moderno, ibrida natura e artificio in visioni sospese tra la fantasia e l’intuizione di scenari futuribili. Così nascono i “tubismi”, versione post-umana del mondo animale e vegetale, con esiti vicini all’astratto. In mostra, negli spazi della galleria RGB46, tele di ampio formato che ripercorrono la galleria dei suoi personaggi più emblematici. Ma Bol esporrà anche una serie di acquerelli su cartone, percorso parallelo di ricerca sviluppato nei molti workshop di disegno e graffiti in giro per l’Italia.
Maria Egizia Fiaschetti
BOL 23recordz
“MULTIBOL”
13 - 20 settembre 2007
Galleria RGB46
Roma, piazza S. Maria Liberatrice, 46
Info: 06-45421608, info@rgb46.it
RGB 46 a Testaccio, in piazza Santa Maria Liberatrice, non è una semplice libreria, ma un concept store in cui i clienti possano consultare liberamente, senza fretta, i titoli in selezione, gustando una tazza di tè o un buon bicchiere di vino. In particolare l’assortimento dei temi trattati comprende l’Architettura, l’Arte e il Design, ma con un occhio rivolto anche alla fotografia e al cinema.
Tutto è stato concepito per ricreare quell’atmosfera di Relax che deve essere da cornice per la lettura, insieme ai libri, saranno in vendita anche oggetti di design e d’arredamento realizzati da giovani creativi nazionali e internazionali.
Una Gallery ospiterà mostre e performance di artisti, già affermati o emergenti, proponendosi come punto di incontro e di scambio culturale per pittori, fotografi, poeti e attori.
La sezione Books inoltre è integrata da un’ area riservata ai più piccoli, con un corner dedicato e iniziative ludico-creative in cui rendere protagonista la spontanea creatività dei bambini.
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