Over the Rainbow: Berruti coinvolge la natura, un lago e una collina in una grandiosa opera di Land Art
©Valerio Berruti |
Valerio Berruti per Luci d'Artista
30/11/2012
I bambini che popolano le opere di Valerio Berruti, il più giovane tra i partecipanti della 53° Biennale d’Arte di Venezia, arrivano in Sudafrica. Mentre a Torino sta per accendersi la sua video animazione “Ancora una volta” (nella foto) per l’edizione 2012 di Luci d’Artista, da stanotte una collina della Nirox Foundation di Johannesburg ospiterà una sua spettacolare opera di Land Art, la prima per il giovane artista piemontese. Così grande da poter essere ossevata anche attraverso Google Earth.
Si tratta di una installazione site specific e realizzata nel più assoluto rispetto del luogo destinato ad accoglierla: una collina all’interno della Fondazione Nirox che accoglie una grande raccolta di sculture e delle residenze d’artista all’interno di una riserva naturale.
L’opera si chiama Over the Raimbow e rappresenta il volto di una bambina, che rappresenta la speranza per il futuro, ed è interamente realizzato con materiale trovato sul posto: fiori bianchi e tonnellate di pietre dipinte una ad una con la calce. Il profilo candido si staglia sul verde di una collina.
Ma questo progetto per il Sudafrica, curato da Martina Venturi, intitolato In infinity I see you, riguarda anche il lago che bagna il Nirox Sculpture Park: stanotte la superficie delle delle sue acque farà da sfondo per la proiezione di un video, Udaka, una parola che in lingua zulu significa “fango”, realizzato attraverso 350 disegni di Berruti realizzati con speciali pastelli ottenuti utilizzando la terra della riserva naturale.
Nicoletta Speltra
Si tratta di una installazione site specific e realizzata nel più assoluto rispetto del luogo destinato ad accoglierla: una collina all’interno della Fondazione Nirox che accoglie una grande raccolta di sculture e delle residenze d’artista all’interno di una riserva naturale.
L’opera si chiama Over the Raimbow e rappresenta il volto di una bambina, che rappresenta la speranza per il futuro, ed è interamente realizzato con materiale trovato sul posto: fiori bianchi e tonnellate di pietre dipinte una ad una con la calce. Il profilo candido si staglia sul verde di una collina.
Ma questo progetto per il Sudafrica, curato da Martina Venturi, intitolato In infinity I see you, riguarda anche il lago che bagna il Nirox Sculpture Park: stanotte la superficie delle delle sue acque farà da sfondo per la proiezione di un video, Udaka, una parola che in lingua zulu significa “fango”, realizzato attraverso 350 disegni di Berruti realizzati con speciali pastelli ottenuti utilizzando la terra della riserva naturale.
Nicoletta Speltra
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