Resca: “Il privato tratta il bene culturale meglio dello Stato”
10/08/2012
"Il privato, se è quello giusto, tratta il bene culturale meglio di quanto farebbe lo Stato, che non ha soldi da nessuna parte". Queste le parole di Mario Resca, ex direttore generale al Mibac per la valorizzazione dei beni culturali.
Una soluzione che rappresenterebbe dunque la salvezza dei palazzi storici di proprietà dello Stato: “I privati hanno più attenzione e più amore dello Stato – ha detto Resca all'Adnkronos – Alcuni di loro hanno desiderio di contribuire alla tutela e alla conservazione del patrimonio. Ma, purtroppo, lo Stato deve ridurre i debiti e quindi deve smobilizzare il suo attivo, se non lo fa adesso chissà quando potrà farlo".
Resca non si oppone alla vendita dei beni “a patto che si stabiliscano chiaramente le linee guida sulla gestione del bene che si va a vendere, che siano fatte attività leggittime e che sia garantita la tutela”. L'ex direttore generale conclude: “ lo Stato si é indebitato e per questo é necessario smobilizzare il suo patrimonio che spesso é mal tutelato e mal conservato. Abbiamo i creditori alle calcagna, bisogna pagare i debiti. Certo il momento é basso, dovevamo farlo prima. Ma visto che non siamo stati capaci di abbassare il debito in altro modo non ci rimane che ridurlo vendendo l'attivo che abbiamo, cioè il nostro patrimonio”.
Resca ha da poco lasciato il suo incarico, sostituito da Anna Maria Buzzi, già direttore generale al Mibac con la responsabilità dell’Organismo Indipendente di Valutazione della performance.
Una soluzione che rappresenterebbe dunque la salvezza dei palazzi storici di proprietà dello Stato: “I privati hanno più attenzione e più amore dello Stato – ha detto Resca all'Adnkronos – Alcuni di loro hanno desiderio di contribuire alla tutela e alla conservazione del patrimonio. Ma, purtroppo, lo Stato deve ridurre i debiti e quindi deve smobilizzare il suo attivo, se non lo fa adesso chissà quando potrà farlo".
Resca non si oppone alla vendita dei beni “a patto che si stabiliscano chiaramente le linee guida sulla gestione del bene che si va a vendere, che siano fatte attività leggittime e che sia garantita la tutela”. L'ex direttore generale conclude: “ lo Stato si é indebitato e per questo é necessario smobilizzare il suo patrimonio che spesso é mal tutelato e mal conservato. Abbiamo i creditori alle calcagna, bisogna pagare i debiti. Certo il momento é basso, dovevamo farlo prima. Ma visto che non siamo stati capaci di abbassare il debito in altro modo non ci rimane che ridurlo vendendo l'attivo che abbiamo, cioè il nostro patrimonio”.
Resca ha da poco lasciato il suo incarico, sostituito da Anna Maria Buzzi, già direttore generale al Mibac con la responsabilità dell’Organismo Indipendente di Valutazione della performance.
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