Tamburella: un pittore con la valigia in mano

courtesy of Paolo W. Tamburella | Tamburella
 

25/02/2004

Ha iniziato a fare il pittore giocando. A quindici anni prendeva grandi tele, le sdraiava per terra e ci buttava sopra terriccio e pigmenti. Poi ci spruzzava sopra l’acqua e aspettava si asciugassero. “Mi sembrava un processo alchemico, una cosa straordinaria” dice. E ancora oggi, una forte idea di “materia-in-trasformazione-continua” rimane nelle sue opere, quelle che lui chiama i suoi lavori: le “battaglie” di Paolo W. Tamburella. I materiali che plasma sono molto terreni, concreti, grezzi: cotone, plastica, impasti di colla. Uno dei suoi lavori più recenti lo ha composto utilizzando i pezzi del pavimento del suo studio. Spaccato. Ed è paradigmatico, perché i suoi quadri sono il risultato di un impulso, di progetti e di vita vissuta. Una vita con le valigie in mano. Se n’è andato dall’Italia a diciotto anni, nel 1995. Destinazione, Londra. Trova lavoro a Nightsbridge in un ristorante cinese di lusso e viene licenziato dopo un giorno. Paradossalmente, è la svolta: inizia a lavorare come decoratore di interni e a fare pratica con pennelli e pitture. Le idee ce le aveva già. La prima esposizione è una collettiva, un’esposizione nei locali di una ex banca. Affitta il suo primo studio, nella zona degli Stand, un tempo area popolare della città oggi colonizzata da artisti di ogni genere. E comincia a fare le prime conoscenze nel mondo degli artisti e dei galleristi. Nel 1997, la prima mostra personale in una galleria privata, a Spoleto, durante il “Festival dei Due Mondi”. Inizia a vendere i suoi quadri e alcune delle sue battaglie finiscono in collezioni private davvero importanti. Come quella del produttore cinematografico Robert Haggiag, che ha comprato la “Grande Battaglia”. Ma l’incontro più importante nella vita artistica di Paolo W. Tamburella è stato quello con il collezionista d’arte Giorgio Franchetti. Oggi Paolo W.Tamburella ha un grande progetto davanti a sé. Un altro progetto con le valigie in mano. A dicembre andrà ad organizzare una personale a New York, che si terrà in primavera.

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