Transavanguardia

 

02/12/2003

La Transavanguardia sbarca in Messico. E ad accompagnarla nel suo viaggio oltreoceano il critico Achille Bonito Oliva, che nel 1979 tenne a battesimo il movimento che rivoluzionò il panorama artistico italiano. La mostra, inaugurata con un grande successo di pubblico al Museo d'arte moderna di Città del Messico, comprende 24 opere provenienti da collezioni private italiane. La rassegna, curata da Bonito Oliva e da Valentina Bonomo, offre un'ampia retrospettiva sul lavoro dei principali esponenti della Transavanguardia: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola de Maria e Mimmo Paladino. Nata alla fine degli anni Settanta, la Transavanguardia si impose subito come una delle tendenze più significative del Postmoderno, opponendo allo sperimentalismo artistico più radicale dei decenni precedenti un ritorno a pratiche espressive più tradizionali. Il termine stesso indicava una ricerca che guardava al passato con l'intento di recuperare criticamente alcuni linguaggi già elaborati nell'ambito della tradizione italiana e delle avanguardie storiche del primo Novecento.

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