Dal 15 luglio al 1° ottobre a Villa Colloredo Mels

Miró illustratore: a Recanati le litografie a colori del pittore di favole

Joan Miró, Le lézard aux plumes d'or. Courtesy of Sistema Museo
 

Samantha De Martin

17/07/2017

Macerata - È nel natìo borgo selvaggio di Recanati che il giocoso, brillante, disinvolto universo di Miró a contatto con il mondo di Giacomo Leopardi, svela il profondo legame tra il “pittore di favole” e una poesia testimone di relazioni magiche tra uomo e natura.
Ed ecco che prende forma il colorato dialogo nel segno dell'arte tra il pittore e il poeta.

Un Miró illustratore, inedito, appassionato dell'immagine e del testo poetico, emerge dalla serie di litografie a colori, Le lezard aux plumes d’or, in mostra presso Villa Colloredo Mels, a Recanati, fino al 1° ottobre. Nella terra di Leopardi la poesia surrealista diventa immagine e disvela un aspetto inedito dell'artista catalano, sperimentatore di tecniche e materiali.

Muovendosi all'interno di uno spartito caratterizzato da un armonioso alternarsi di versi ed immagini vibranti di colori, tra visioni inaspettate frutto di libertà espressiva, il visitatore si addentra in un percorso che spazia dai segni alla parola, dal colore alla rappresentazione.

L'avventura editoriale di Le lezard aux plumes d’or prese forma nel 1971, a circa vent'anni di distanza dal Gran Premio internazionale per la grafica conferito a Mirò dalla giuria della Biennale di Venezia. La genesi del libro fu piuttosto travagliata. Già diciotto litografie a colori che illustravano il poemetto per conto dell’editore Louis Broder erano state realizzate dall'artista nel 1967. Tuttavia l'intera opera fu distrutta dal momento che le stampe risultarono lacunose nella resa dei colori a causa, pare, di un difetto nella fabbricazione della carta.
Dal momento che, nel frattempo, le matrici erano state annullate, non fu possibile ristamparle e Miró dovette attendere alla realizzazione di nuove lastre, che furono stampate da Mourlot e pubblicate solo nel 1971. Le quindici nuove litografie, insieme alle 23 che riproducono il poemetto di Miró, diventano il luogo in cui la scrittura-segno si determina e si trasfigura nell’immagine-segno.

Nelle tavole di Le lézard aux plumes d'or immagine e parola si intrecciano fino a diventare un’unica espressione rivelatrice degli aspetti più profondi della vita, la trascrizione diretta di quel dinamismo interno chiamato poesia.

Superando l'immediato impatto con la straniante giostra di colori e immagini, con la “baraonda cromatica” di alcune pagine, sarà possibile lasciarsi avvolgere da quell'alone di mistero, abbandonandosi al suggestivo e inafferrabile che caratterizza Miró e il travolgente universo della sua immagine-segno.

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