ARTE.it Viaggio in Lombardia
Guida di Mantova, gioiello scolpito sull'acqua
Veduta del profilo della città di Mantova
Samantha De Martin
09/11/2016
Mantova - Riflessa sullo specchio del Mincio, tra salici piangenti, ninfee e fiori di loto, Mantova, reggia dei Gonzaga e raffinato atelier di Andrea Mantegna e Giulio Romano, assomiglia a una perla racchiusa in uno scrigno di acqua e colori. Raggiungendo la città dal fiume se ne intravede il profilo, tra le torri, i campanili, il castello di San Giorgio.
La sensazione è quella di entrare in una tela assorta, mentre la mente corre a Virgilio, al suo “Mantua me genuit”, ai profumi bucolici cari all'autore di Andes, l'odierna Pietole.
Mantova, sede di Palazzo Ducale e Palazzo Te, Capitale della Cultura 2016 e patrimonio Unesco, offre un ricco programma di attività culturali tra mostre, itinerari, concerti, e interessanti passeggiate archeologiche che conducono alla scoperta dei centri limitrofi. Vi proponiamo una guida della città e dei suoi dintorni.
Il calendario degli eventi a Mantova tra mostre e musica
Fino all'8 Gennaio nel Castello di San Giorgio, le incisioni di Albrecht Dürer dialogano con le opere di Mantegna nella mostra "Albrecht Dürer. Come sentirò freddo dopo il sole" che illustra le influenze dell'artista tedesco, più volte in visita in Italia, sul pittore italiano.
“Geometrie imprecise” è invece il titolo della collettiva che dall'11 Novembre al 15 Gennaio a Palazzo Ducale - in collaborazione con la Galleria Art Mark di Vienna - presenta artisti legati a una espressività nordica esibita sul registro della ricerca spaziale.
Visitare piazza Castello, all'interno di Palazzo Ducale sarà un'occasione, per gli amanti dell'arte contemporanea, di ammirare Vortici, la scultura inaugurata a Maggio scorso, dedicata a Mantegna dall'artista giapponese Hidetoshi Nagasawa.
Fino all'8 gennaio si potranno scoprire i simboli dell'epopea risorgimentale attraverso una serie di visite guidate alle Carceri del Castello di San Giorgio, in cui furono detenuti i “martiri” patrioti accusati di aver aderito alla congiura di Belfiore. Rintracciare le incisioni lasciate dai carcerati sugli intonaci delle pareti o scorgere l'iscrizione “W l'Italia” è un'esperienza emozionante.
Gli appuntamenti con l'arte a Mantova proseguiranno anche in primavera, con le fruttiere di Palazzo Te che ospiteranno, dall'11 marzo al 4 giugno, la mostra “Semplice come tutta la mia vita”, un omaggio a Giorgio Morandi letto attraverso gli occhi dell'artista contemporanea Tacita Dean.
Mantova Musica 2016 è, infine, un percorso musicale dedicato al jazz, alla musica classica e contemporanea, che si snoda, fino al 18 dicembre, attraverso i luoghi più belli della città.
Quattro passi a Mantova nel grande "museo diffuso"
Mantova è un raffinato museo diffuso, da scoprire a piedi o in bicicletta, sotto i portici di piazza delle Erbe, lungo via Broletto, tra l'invitante profumo di stracotto e torta sbrisolona.
Il duecentesco Palazzo del Podestà, la Torre dell'Orologio, piazza Mantegna, con i magnetici interni della basilica di Sant'Andrea - capolavoro di Leon Battista Alberti, che racchiude contributi di Giulio Romano, Correggio e della scuola di Antonio Canova - l'atmosfera intima della Rotonda di San Lorenzo - gioiello romanico a pianta circolare -, la monumentale piazza Sordello, sono i simboli più evidenti di una città dal fascino che ammalia.
Roccaforte della famiglia Gonzaga dal 1328 al 1707, Palazzo Ducale sorprende i visitatori con le sale degli Arceri, degli Arazzi, del Pisanello.
Il museo racchiude i capolavori di Giulo Romano, Rubens, gli arazzi su disegni di Raffaello e la preziosa Camera degli Sposi, con il celebre ciclo di affreschi di Andrea Mantegna, nel torrione Nord-Est del Castello (riaperta al pubblico lo scorso anno).
Ma la bellezza di Mantova brilla tra gli affreschi di Palazzo Te, l'“isola felice” voluta da Federico II Gonzaga, realizzata da Giulio Romano nel 1525. Dalla Camera del Sole e della Luna a quella dei Giganti, dalla Camera dei Venti alla stanza di Amore e Psiche, una sensazione di stupore e straniamento rapisce il visitatore in un turbinio di forme, colori, figure abbaglianti.
Il Museo Archeologico nazionale offre invece un itinerario archeologico, attraverso la Mantova etrusca, longobarda, rinascimentale.
Per un po' di relax c'è la verdissima Piazza Virgiliana con la maestosa statua del sommo poeta mantovano.
Percorrendo l'area verde tra la riva Nord Est del Lago di Mezzo, l'edificio di “Sparafucile”, i confini a Sud della Cartiera Burgo, ci si imbatte nel Parco dell'Arte, una colorata galleria en plein air dedicata alla scultura contemporanea.
Lungo il Mincio, tra forti e castelli
Percorrere il Mincio in battello o esplorarne l'archeologia lungo le rive, è come entrare in una grande tela. Non soltanto per i colori della natura, ma soprattutto per la storia e l'arte che ne caratterizzano il territorio.
Il Parco del Mincio è un'area naturale protetta che interessa la valle del fiume, dal lago di Garda alla confluenza del Po.
Se il tempo è poco ci si può imbarcare nei pressi del castello di San Giorgio, per un giro di circa un'ora attraverso “l'ascensore d'acqua”, fino alla riserva naturale della Vallazza, ricco di vegetazione galleggiante, tra aironi cenerini, garzette e nitticore.
All'incirca dove sorge il villaggio di Pietole c'era Andes, città natale di Virgilio.
Diverse opere fortificate, torri, rocche, castelli - che si possono ammirare attraverso una serie di itinerari - sono testimoni dell'importante ruolo difensivo svolto nei secoli dal fiume Mincio, teatro di conflitti e cerniera di collegamento tra il Veneto e la Lombardia.
“Forti, castelli e torri: il Mincio e la guerra”, suddiviso in 4 diversi percorsi, è uno dei 25 interessanti itinerari - da effettuare in bicicletta, a piedi, in motonave, a seconda del percorso - alla scoperta delle tracce di storia custodite dal fiume.
Da Monzambano a Solferino, con i resti del Castello di Orazio Gonzaga e dell'antica rocca - nota anche come “Spia d'Italia” - da Castellaro Lagusello, uno dei borghi più belli d'Italia, affacciato su un piccolo lago a forma di cuore, a Valeggio sul Mincio, con il castello scaligero, il ponte visconteo e la linea difensiva del Serraglio, gli itinerari lungo il fiume racchiudono un patrimonio ricco di storia.
A Rivalta sul Mincio ha sede il Museo Etnografico dei Mestieri del Fiume.
Dal 1° al 31 Dicembre il paesino accoglie un suggestivo presepe galleggiante tra i canneti del Mincio.
I gioielli artistici nei dintorni di Mantova
A circa 30 chilometri da Mantova, il borgo cinquecentesco di Sabbioneta è uno dei massimi esempi di architettura rinascimentale lombarda.
Con il Palazzo Ducale, il Teatro all'Antica - il primo esempio di teatro stabile costruito in Europa, non ricavato da strutture preesistenti - il Palazzo del Giardino, la Galleria degli Antichi – la terza in Italia per lunghezza - la “piccola Atene” di Vespasiano Gonzaga accoglie testimonianze che risalgono al Paleolitico, all'età romana, alla presenza ebraica.
L'Abbazia di San Benedetto in Polirone, uno dei complessi benedettini più antichi d'Italia, è invece il fiore all'occhiello di San Benedetto Po, borgo a pochi chilometri da Mantova.
Raggomitolato intorno ai resti del suo castello, il borgo medievale di Volta Mantovana affascina con Palazzo Gonzaga-Guerrieri e il suo scenografico giardino all'italiana. Proprio da Volta, tra Cavriana e Massimbona, passa il tratto mantovano della celebre via Carolingia, con un appassionante itinerario che attraversa paesini e piccole borgate.
Il borgo di Curtatone è invece legato al santuario della Beata Vergine delle Grazie, in stile gotico lombardo, antica meta di pellegrinaggi. Al suo interno, un insolito coccodrillo impagliato appeso al soffitto e alcune statue simili a manichini in cartapesta destano una certa curiosità.
Antiche lettighe, ambulanze dell'800, proiettili estratti dai feriti sono solo alcuni dei cimeli custoditi nel Museo Internazionale della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere.
La sensazione è quella di entrare in una tela assorta, mentre la mente corre a Virgilio, al suo “Mantua me genuit”, ai profumi bucolici cari all'autore di Andes, l'odierna Pietole.
Mantova, sede di Palazzo Ducale e Palazzo Te, Capitale della Cultura 2016 e patrimonio Unesco, offre un ricco programma di attività culturali tra mostre, itinerari, concerti, e interessanti passeggiate archeologiche che conducono alla scoperta dei centri limitrofi. Vi proponiamo una guida della città e dei suoi dintorni.
Il calendario degli eventi a Mantova tra mostre e musica
Fino all'8 Gennaio nel Castello di San Giorgio, le incisioni di Albrecht Dürer dialogano con le opere di Mantegna nella mostra "Albrecht Dürer. Come sentirò freddo dopo il sole" che illustra le influenze dell'artista tedesco, più volte in visita in Italia, sul pittore italiano.
“Geometrie imprecise” è invece il titolo della collettiva che dall'11 Novembre al 15 Gennaio a Palazzo Ducale - in collaborazione con la Galleria Art Mark di Vienna - presenta artisti legati a una espressività nordica esibita sul registro della ricerca spaziale.
Visitare piazza Castello, all'interno di Palazzo Ducale sarà un'occasione, per gli amanti dell'arte contemporanea, di ammirare Vortici, la scultura inaugurata a Maggio scorso, dedicata a Mantegna dall'artista giapponese Hidetoshi Nagasawa.
Fino all'8 gennaio si potranno scoprire i simboli dell'epopea risorgimentale attraverso una serie di visite guidate alle Carceri del Castello di San Giorgio, in cui furono detenuti i “martiri” patrioti accusati di aver aderito alla congiura di Belfiore. Rintracciare le incisioni lasciate dai carcerati sugli intonaci delle pareti o scorgere l'iscrizione “W l'Italia” è un'esperienza emozionante.
Gli appuntamenti con l'arte a Mantova proseguiranno anche in primavera, con le fruttiere di Palazzo Te che ospiteranno, dall'11 marzo al 4 giugno, la mostra “Semplice come tutta la mia vita”, un omaggio a Giorgio Morandi letto attraverso gli occhi dell'artista contemporanea Tacita Dean.
Mantova Musica 2016 è, infine, un percorso musicale dedicato al jazz, alla musica classica e contemporanea, che si snoda, fino al 18 dicembre, attraverso i luoghi più belli della città.
Quattro passi a Mantova nel grande "museo diffuso"
Mantova è un raffinato museo diffuso, da scoprire a piedi o in bicicletta, sotto i portici di piazza delle Erbe, lungo via Broletto, tra l'invitante profumo di stracotto e torta sbrisolona.
Il duecentesco Palazzo del Podestà, la Torre dell'Orologio, piazza Mantegna, con i magnetici interni della basilica di Sant'Andrea - capolavoro di Leon Battista Alberti, che racchiude contributi di Giulio Romano, Correggio e della scuola di Antonio Canova - l'atmosfera intima della Rotonda di San Lorenzo - gioiello romanico a pianta circolare -, la monumentale piazza Sordello, sono i simboli più evidenti di una città dal fascino che ammalia.
Roccaforte della famiglia Gonzaga dal 1328 al 1707, Palazzo Ducale sorprende i visitatori con le sale degli Arceri, degli Arazzi, del Pisanello.
Il museo racchiude i capolavori di Giulo Romano, Rubens, gli arazzi su disegni di Raffaello e la preziosa Camera degli Sposi, con il celebre ciclo di affreschi di Andrea Mantegna, nel torrione Nord-Est del Castello (riaperta al pubblico lo scorso anno).
Ma la bellezza di Mantova brilla tra gli affreschi di Palazzo Te, l'“isola felice” voluta da Federico II Gonzaga, realizzata da Giulio Romano nel 1525. Dalla Camera del Sole e della Luna a quella dei Giganti, dalla Camera dei Venti alla stanza di Amore e Psiche, una sensazione di stupore e straniamento rapisce il visitatore in un turbinio di forme, colori, figure abbaglianti.
Il Museo Archeologico nazionale offre invece un itinerario archeologico, attraverso la Mantova etrusca, longobarda, rinascimentale.
Per un po' di relax c'è la verdissima Piazza Virgiliana con la maestosa statua del sommo poeta mantovano.
Percorrendo l'area verde tra la riva Nord Est del Lago di Mezzo, l'edificio di “Sparafucile”, i confini a Sud della Cartiera Burgo, ci si imbatte nel Parco dell'Arte, una colorata galleria en plein air dedicata alla scultura contemporanea.
Lungo il Mincio, tra forti e castelli
Percorrere il Mincio in battello o esplorarne l'archeologia lungo le rive, è come entrare in una grande tela. Non soltanto per i colori della natura, ma soprattutto per la storia e l'arte che ne caratterizzano il territorio.
Il Parco del Mincio è un'area naturale protetta che interessa la valle del fiume, dal lago di Garda alla confluenza del Po.
Se il tempo è poco ci si può imbarcare nei pressi del castello di San Giorgio, per un giro di circa un'ora attraverso “l'ascensore d'acqua”, fino alla riserva naturale della Vallazza, ricco di vegetazione galleggiante, tra aironi cenerini, garzette e nitticore.
All'incirca dove sorge il villaggio di Pietole c'era Andes, città natale di Virgilio.
Diverse opere fortificate, torri, rocche, castelli - che si possono ammirare attraverso una serie di itinerari - sono testimoni dell'importante ruolo difensivo svolto nei secoli dal fiume Mincio, teatro di conflitti e cerniera di collegamento tra il Veneto e la Lombardia.
“Forti, castelli e torri: il Mincio e la guerra”, suddiviso in 4 diversi percorsi, è uno dei 25 interessanti itinerari - da effettuare in bicicletta, a piedi, in motonave, a seconda del percorso - alla scoperta delle tracce di storia custodite dal fiume.
Da Monzambano a Solferino, con i resti del Castello di Orazio Gonzaga e dell'antica rocca - nota anche come “Spia d'Italia” - da Castellaro Lagusello, uno dei borghi più belli d'Italia, affacciato su un piccolo lago a forma di cuore, a Valeggio sul Mincio, con il castello scaligero, il ponte visconteo e la linea difensiva del Serraglio, gli itinerari lungo il fiume racchiudono un patrimonio ricco di storia.
A Rivalta sul Mincio ha sede il Museo Etnografico dei Mestieri del Fiume.
Dal 1° al 31 Dicembre il paesino accoglie un suggestivo presepe galleggiante tra i canneti del Mincio.
I gioielli artistici nei dintorni di Mantova
A circa 30 chilometri da Mantova, il borgo cinquecentesco di Sabbioneta è uno dei massimi esempi di architettura rinascimentale lombarda.
Con il Palazzo Ducale, il Teatro all'Antica - il primo esempio di teatro stabile costruito in Europa, non ricavato da strutture preesistenti - il Palazzo del Giardino, la Galleria degli Antichi – la terza in Italia per lunghezza - la “piccola Atene” di Vespasiano Gonzaga accoglie testimonianze che risalgono al Paleolitico, all'età romana, alla presenza ebraica.
L'Abbazia di San Benedetto in Polirone, uno dei complessi benedettini più antichi d'Italia, è invece il fiore all'occhiello di San Benedetto Po, borgo a pochi chilometri da Mantova.
Raggomitolato intorno ai resti del suo castello, il borgo medievale di Volta Mantovana affascina con Palazzo Gonzaga-Guerrieri e il suo scenografico giardino all'italiana. Proprio da Volta, tra Cavriana e Massimbona, passa il tratto mantovano della celebre via Carolingia, con un appassionante itinerario che attraversa paesini e piccole borgate.
Il borgo di Curtatone è invece legato al santuario della Beata Vergine delle Grazie, in stile gotico lombardo, antica meta di pellegrinaggi. Al suo interno, un insolito coccodrillo impagliato appeso al soffitto e alcune statue simili a manichini in cartapesta destano una certa curiosità.
Antiche lettighe, ambulanze dell'800, proiettili estratti dai feriti sono solo alcuni dei cimeli custoditi nel Museo Internazionale della Croce Rossa a Castiglione delle Stiviere.
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