MARIO CEROLI
05/05/2011
WEB: http://arteinforma.blogspot.com/2011/05/mario-ceroli.html
dal 7 Maggio al 11 Giugno 2011
GlobArt Gallery,
Via Aureliano Galeazzo, 38
15011 - Acqui Terme (AL)
Tel. 0144 322706
globart@alice.it - www.globartgallery.it
Da lunedi a venerdi: su appuntamento
Sabato: 10.00-12.00 / 16.00-19.30
Inaugurazione:
Sabato 7 Maggio 2011 - Ore 18.00
Formatosi a Roma all’Istituto d’Arte con insegnanti quali Fazzini, Leoncillo e Colla, dedicatosi in primo luogo alla ceramica, Ceroli ha avuto un esordio precoce e felice vincendo nel 1958 il premio per la Giovane Scultura alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. In questi anni affina la sua arte lavorando la ceramica presso lo studio del suo insegnante Leoncillo. Successivamente si dedica al legno per porre l’accento sull’elemento primario, sul senso emergente delle cose reali, sul valore simbolico dell’opera, sul gesto fondamentale dell’artista. Ha così destituito del suo valore il materiale aulico e nobile della scultura, investendo di una nuova e forte capacità di rappresentazione il materiale naturale e povero. Con le sue forme ritagliate nel legno grezzo, le sue citazioni da icone dell’arte, le sue ironiche mimesi, Ceroli ha reso fisica l'idea, l'ha tradotta in gesto e in materia e nello stesso tempo ha occupato lo spazio in una stupefacente proliferazione di forme con l’intento di disegnare la realtà e l’ambiente umano in ogni sua declinazione, ma nel farlo li trascende sublimandoli. Sviluppa parallelamente curiosità per i vari materiali naturali quali terra e ghiaccio, vetro e carta.
Nel 1966 si è affermato sulla scena internazionale alla Biennale di Venezia vincendo il Premio Gollin per Cassa sistina. Nello stesso anno si trasferisce a New York dove rimane fino al 1968.
Ha lavorato intensamente anche per allestimenti scenografici di grande importanza per il teatro di prosa e musicale come nel 1968 per il Riccardo III di Shakespeare al Teatro Stabile di Torino.
Oltre a significative antologiche è presente in importanti mostre e rassegne tra le quali: le Quadriennali di Roma del 1965, 1985, 1992, 1999, le Biennali di Venezia del 1968, 1976, 1982, 1984, 1988, 1993.
Il frutto della sua arte è visibile anche grazie alla realizzazione di importanti opere pubbliche come Il Cavallo della RAI di Saxa Rubra, La Casa del Nettuno a Bologna, la Chiesa e il Teatro a Porto Rotondo, L’uomo di Leonardo da Vinci all’Aeroporto di Fiumicino, la Chiesa di Tor Bella Monaca a Roma, la Chiesa di Napoli al Centro Direzionale, L’Albero della Vita per il Sestriere. Autore in primo luogo del proprio ambiente di vita e di lavoro, Ceroli ha raccolto in uno spazio di 3000 metri quadrati i suoi lavori in una specie di museo in continuo mutamento.segnala:
ArsValue
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