Fino al 13 gennaio a Milano
Dentro l’Ultima Cena: dalla Royal Collection i disegni preparatori del capolavoro di Leonardo
Leonardo da Vinci, Ultima Cena, 1494 -1497 circa, Intonaco, pittura a tempera grassa , 460 x 880 cm, Milano, Museo del Cenacolo Vinciano
Francesca Grego
15/10/2018
Milano - A pochi mesi dal cinquecentenario dalla scomparsa di Leonardo, Santa Maria delle Grazie ne celebra il genio in un imperdibile progetto espositivo.
Dalla Royal Collection di Londra arrivano dietro gentile prestito di Elisabetta II d’Inghilterra i disegni preparatori dell’Ultima Cena: dieci fogli selezionati con cura tra i 550 lasciati in eredità dall’artista all’allievo prediletto Francesco Melzi e conservati in Inghilterra dal 1690.
Proprio davanti al dipinto originale, il pubblico potrà osservare come il capolavoro del Cenacolo sia cresciuto, passo dopo passo, nella mente e nelle mani del maestro. Sopravvissuti lungo ben cinque secoli, i fragili fogli in mostra evidenziano le due fasi principali della progettazione. La prima, rappresentata da rapidi studi a penna, sembra preludere a un’opera di impianto alquanto tradizionale. Poi qualcosa cambia e, attraverso una serie di studi a matita rossa e nera, Leonardo dà vita alla composizione innovativa che conosciamo.
Oltre all’ingegnoso progetto d’insieme, a colpire lo sguardo è la straordinaria capacità di osservazione dei dettagli, analizzati singolarmente in fogli separati: volti, gesti, persino le posizioni dei piedi sotto il tavolo sono concepiti con estrema attenzione, probabilmente attraverso studi dal vero. Dalla rappresentazione di genere a una scena naturale e realistica, il passo non è breve nemmeno per Leonardo: buon per noi, che oggi possiamo ammirare su carta tutte le tappe del lavoro di un genio.
A cura di Stefano L’Occaso, Leonardo da Vinci: prime idee per l’Ultima Cena sarà visitabile al Museo del Cenacolo Vinciano a Santa Maria delle Grazie fino al 13 gennaio 2019. L’iniziativa inaugura le celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista che a Milano coinvolgeranno prestigiose sedi come il Castello Sforzesco, Palazzo Reale e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
Leggi anche:
• Verso il 2019 nel segno di Leonardo
• I disegni di Leonardo volano in Olanda • Leonardo Opera Omnia: capolavori riuniti in una mostra high-tech • Torna in Italia il Codice Leicester di Leonardo
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Proprio davanti al dipinto originale, il pubblico potrà osservare come il capolavoro del Cenacolo sia cresciuto, passo dopo passo, nella mente e nelle mani del maestro. Sopravvissuti lungo ben cinque secoli, i fragili fogli in mostra evidenziano le due fasi principali della progettazione. La prima, rappresentata da rapidi studi a penna, sembra preludere a un’opera di impianto alquanto tradizionale. Poi qualcosa cambia e, attraverso una serie di studi a matita rossa e nera, Leonardo dà vita alla composizione innovativa che conosciamo.
Oltre all’ingegnoso progetto d’insieme, a colpire lo sguardo è la straordinaria capacità di osservazione dei dettagli, analizzati singolarmente in fogli separati: volti, gesti, persino le posizioni dei piedi sotto il tavolo sono concepiti con estrema attenzione, probabilmente attraverso studi dal vero. Dalla rappresentazione di genere a una scena naturale e realistica, il passo non è breve nemmeno per Leonardo: buon per noi, che oggi possiamo ammirare su carta tutte le tappe del lavoro di un genio.
A cura di Stefano L’Occaso, Leonardo da Vinci: prime idee per l’Ultima Cena sarà visitabile al Museo del Cenacolo Vinciano a Santa Maria delle Grazie fino al 13 gennaio 2019. L’iniziativa inaugura le celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista che a Milano coinvolgeranno prestigiose sedi come il Castello Sforzesco, Palazzo Reale e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana.
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