Tra Palazzo Reale e gli spazi di Triennale Milano
Le città di Gabriele Basilico si raccontano a Milano
Grabriele Basilico. Le mie città, allestimento della mostra a Palazzo Reale | Foto: © Vincenzo Bruno | Courtesy Electa
Samantha De Martin
13/10/2023
Milano - A dieci anni dalla scomparsa del fotografo cosmopolita capace di percepire il battito del cuore di tutte le città, Milano dedica un omaggio a Gabriele Basilico.
Partendo dall’attraversamento di Milano, che, con le sue periferie, sfodera il suo volto migliore in Triennale, per gettare uno sguardo sulle metropoli del mondo, protagoniste degli scatti esposti a Palazzo Reale, il percorso, suddiviso in due sedi, abbraccia 500 opere.
Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Triennale Milano, insieme a Electa e realizzata con la collaborazione scientifica dell’Archivio Gabriele Basilico, la mostra Gabriele Basilico. Le mie città si potrà visitare fino al prossimo 11 febbraio a Palazzo Reale, e fino al 7 gennaio negli spazi di Triennale Milano, offrendo una panoramica suggestiva sulle composizioni in bianco e nero che testimoniano il ruolo della città come luogo del divenire, tra le tendenze e le contraddizioni del mondo contemporaneo.
Gabriele Basilico. Le mie città, Allestimento in Sala delle Cariatidi, Palazzo Reale | Foto: © Alessandro Saletta - DSL Studio
“Negli anni Milano è diventata per me come un porto di mare, un luogo privato dal quale partire per altri mari, per altre città, per poi ritornare e quindi ripartire”. Con queste parole Basilico raccontava il rapporto con la sua città, approfondito in Triennale con la curatela di Giovanna Calvenzi e Matteo Balduzzi, attraverso tredici serie fotografiche e centinaia di opere, tra le quali 180 fotografie a parete e un’ampia selezione di immagini d’archivio in teca. Realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea, l’esposizione presenta per la prima volta in modo organico e completo, il lavoro di documentazione che Basilico ha realizzato sulla propria città nel corso di quasi 40 anni, raccontando il tessuto edilizio, l’architettura, i monumenti, lo sviluppo urbano e le trasformazioni dell’area metropolitana. Alle tredici serie che occupano lo spazio della Galleria di Triennale, in un allestimento ideato e realizzato da Francesco Librizzi Studio, il fotografo affida il compito di ripercorrere l’intera sua carriera, dagli esordi agli ultimi lavori. Il percorso coinvolge anche il racconto delle periferie milanesi degli anni Settanta, l’inchiesta dedicata alle fabbriche, i lavori per la realizzazione del quartiere Porta Nuova (dal 2004 al 2012), il restauro del tetto del Duomo (2012).
Gabriele Basilico, Autoritratto, 2011 © Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico
Spostandosi a Palazzo Reale il pubblico allargherà il proprio sguardo sul mondo. Nella Sala delle Cariatidi cento fotografie di oltre 40 città ricordano i prestigiosi incarichi internazionali del maestro, da Shanghai a Rio de Janeiro, da Mosca a Gerusalemme, da Beirut ad Hong Kong. Queste metropoli tessono una foresta di visioni che lo spettatore scoprirà come dentro un film. Nello spazio del Lucernario le “Sezioni del paesaggio italiano”, un’indagine sulla trasformazione del paesaggio nazionale realizzata per la VI Biennale di architettura di Venezia del 1996, in collaborazione con Stefano Boeri, faranno da anticamera alle città del mondo.
Un ruolo importante gioca in mostra l’allestimento progettato da Umberto Zanetti, ZDA Zanetti Design Architettura concepito come un tracciato, un labirinto urbano di vie e piazze che consente allo spettatore diimmergersi tra le fotografie di Basilico allestite su pannelli simili ai muri delle strade in città.
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• Gabriele Basilico. Le mie città
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Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Triennale Milano, insieme a Electa e realizzata con la collaborazione scientifica dell’Archivio Gabriele Basilico, la mostra Gabriele Basilico. Le mie città si potrà visitare fino al prossimo 11 febbraio a Palazzo Reale, e fino al 7 gennaio negli spazi di Triennale Milano, offrendo una panoramica suggestiva sulle composizioni in bianco e nero che testimoniano il ruolo della città come luogo del divenire, tra le tendenze e le contraddizioni del mondo contemporaneo.
Gabriele Basilico. Le mie città, Allestimento in Sala delle Cariatidi, Palazzo Reale | Foto: © Alessandro Saletta - DSL Studio
“Negli anni Milano è diventata per me come un porto di mare, un luogo privato dal quale partire per altri mari, per altre città, per poi ritornare e quindi ripartire”. Con queste parole Basilico raccontava il rapporto con la sua città, approfondito in Triennale con la curatela di Giovanna Calvenzi e Matteo Balduzzi, attraverso tredici serie fotografiche e centinaia di opere, tra le quali 180 fotografie a parete e un’ampia selezione di immagini d’archivio in teca. Realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea, l’esposizione presenta per la prima volta in modo organico e completo, il lavoro di documentazione che Basilico ha realizzato sulla propria città nel corso di quasi 40 anni, raccontando il tessuto edilizio, l’architettura, i monumenti, lo sviluppo urbano e le trasformazioni dell’area metropolitana. Alle tredici serie che occupano lo spazio della Galleria di Triennale, in un allestimento ideato e realizzato da Francesco Librizzi Studio, il fotografo affida il compito di ripercorrere l’intera sua carriera, dagli esordi agli ultimi lavori. Il percorso coinvolge anche il racconto delle periferie milanesi degli anni Settanta, l’inchiesta dedicata alle fabbriche, i lavori per la realizzazione del quartiere Porta Nuova (dal 2004 al 2012), il restauro del tetto del Duomo (2012).
Gabriele Basilico, Autoritratto, 2011 © Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico
Spostandosi a Palazzo Reale il pubblico allargherà il proprio sguardo sul mondo. Nella Sala delle Cariatidi cento fotografie di oltre 40 città ricordano i prestigiosi incarichi internazionali del maestro, da Shanghai a Rio de Janeiro, da Mosca a Gerusalemme, da Beirut ad Hong Kong. Queste metropoli tessono una foresta di visioni che lo spettatore scoprirà come dentro un film. Nello spazio del Lucernario le “Sezioni del paesaggio italiano”, un’indagine sulla trasformazione del paesaggio nazionale realizzata per la VI Biennale di architettura di Venezia del 1996, in collaborazione con Stefano Boeri, faranno da anticamera alle città del mondo.
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