Restituiti ufficialmente otto lotti di reperti
Dall’Italia al Regno Unito e ritorno: il viaggio dell’arte rubata
Rilievo romano in marmo con Satiro e Menade trafugato dai giardini di Villa Borghese a Roma nel 1985. Courtesy MIBAC
Francesca Grego
12/02/2019
Mondo - Sono pronti a tornare a casa otto lotti di reperti di arte antica e un prezioso foglio miniato medievale rubati in Italia tra gli anni Sessanta e Ottanta, rintracciati ora nel Regno Unito grazie alla collaborazione del Comando Beni Culturali dei Carabinieri e della casa d’aste Christie’s.
Sarcofagi, capitelli decorati, sculture in rilievo e terrecotte dipinte sono state presentate stamane nella sede dell’Ambasciata Italiana a Londra in una cerimonia di restituzione cui hanno preso parte il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, il CEO di Christie’s Guillaume Cerutti e il Comandante dei Carabinieri TPC e Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, da anni in prima linea nel contrasto al traffico illecito di opere d’arte.
A rivelare la presenza dei beni in territorio britannico sono stati controlli incrociati tra la casa d’aste e la banca dati gestita dai Carabinieri italiani, che con oltre 1 milione e 200 mila oggetti rubati e 700 mila immagini rappresenta il più grande database del settore esistente al mondo ed è ormai un punto di riferimento fondamentale anche per le forze di polizia estere.
Oltre alla pagina miniata sottratta negli anni Quaranta all’Archivio di Stato di Venezia, sono 12 i reperti salvati durante questa operazione: si va dall’arte greca ai vasi a figure rosse di origine apula e falisca, tutti inseriti nella lista di noti trafficanti italiani di opere d’arte. Fino a preziose testimonianze della civiltà etrusca e di Roma antica, come nel caso del rilievo in marmo con Satiro e Menade trafugato nel 1985 dai giardini di Villa Borghese.
Oggetti sottratti in occasioni diverse e con metodi eterogenei, dunque, che accanto al furto in luoghi di storia e cultura – è il caso di una porzione di sarcofago rubato dalle Catacombe di San Callisto a Roma – hanno visto per decenni una consistente attività di scavo clandestino.
“La restituzione conferma l’efficacia della collaborazione tra il nostro Paese e i colossi del mercato dell’arte come Christie’s nella lotta al traffico illegale di opere d’arte” ha commentato Bonisoli: “Chi acquista un’opera d’arte o un reperto deve essere certo della provenienza di quell’oggetto. E questo è quello che stiamo cercando di fare proprio attraverso la collaborazione con Istituzioni e case d’asta”.
“Un controllo preventivo sui pezzi che finiscono in vendita e l’applicazione di leggi più severe per chi compra oggetti senza conoscerne la provenienza contribuirà a smantellare questo traffico” ha concluso il ministro.
Leggi anche:
• Italia e USA insieme contro il traffico illegale: recuperati preziosi reperti greci
• Terremoto: 21.300 beni d’arte finora salvati dai carabinieri: intervista al generale Fabrizio Parrulli
• Operazione Demetra: recuperati reperti archeologici per 40 milioni di euro
• Arte Liberata: Warhol, Christo, Arp strappati alla criminalità
Sarcofagi, capitelli decorati, sculture in rilievo e terrecotte dipinte sono state presentate stamane nella sede dell’Ambasciata Italiana a Londra in una cerimonia di restituzione cui hanno preso parte il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, il CEO di Christie’s Guillaume Cerutti e il Comandante dei Carabinieri TPC e Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, da anni in prima linea nel contrasto al traffico illecito di opere d’arte.
A rivelare la presenza dei beni in territorio britannico sono stati controlli incrociati tra la casa d’aste e la banca dati gestita dai Carabinieri italiani, che con oltre 1 milione e 200 mila oggetti rubati e 700 mila immagini rappresenta il più grande database del settore esistente al mondo ed è ormai un punto di riferimento fondamentale anche per le forze di polizia estere.
Oltre alla pagina miniata sottratta negli anni Quaranta all’Archivio di Stato di Venezia, sono 12 i reperti salvati durante questa operazione: si va dall’arte greca ai vasi a figure rosse di origine apula e falisca, tutti inseriti nella lista di noti trafficanti italiani di opere d’arte. Fino a preziose testimonianze della civiltà etrusca e di Roma antica, come nel caso del rilievo in marmo con Satiro e Menade trafugato nel 1985 dai giardini di Villa Borghese.
Oggetti sottratti in occasioni diverse e con metodi eterogenei, dunque, che accanto al furto in luoghi di storia e cultura – è il caso di una porzione di sarcofago rubato dalle Catacombe di San Callisto a Roma – hanno visto per decenni una consistente attività di scavo clandestino.
“La restituzione conferma l’efficacia della collaborazione tra il nostro Paese e i colossi del mercato dell’arte come Christie’s nella lotta al traffico illegale di opere d’arte” ha commentato Bonisoli: “Chi acquista un’opera d’arte o un reperto deve essere certo della provenienza di quell’oggetto. E questo è quello che stiamo cercando di fare proprio attraverso la collaborazione con Istituzioni e case d’asta”.
“Un controllo preventivo sui pezzi che finiscono in vendita e l’applicazione di leggi più severe per chi compra oggetti senza conoscerne la provenienza contribuirà a smantellare questo traffico” ha concluso il ministro.
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