Fino al 7 aprile al Muscarelle Museum di Williamsburg
Gli Usa celebrano Botticelli

Venere di Botticelli, Galleria Sabauda, Torino
Francesca Grego
13/02/2017
Mondo - “Non si sdegni Apelle di essere equiparato a Sandro: già il suo nome è noto ovunque”, così scriveva Ugolino di Vieri nel XV secolo, forse ignorando che il mito del maestro fiorentino avrebbe superato ogni limite nel tempo e nello spazio.
È stata appena inaugurata al Muscarelle Museum di Williamsburg (Virginia) Botticelli e la ricerca del divino, la più grande mostra mai dedicata negli Stati Uniti al pittore del Rinascimento. Sedici capolavori, fra cui una delle due celebri Veneri solitarie, accompagnano il pubblico americano alla scoperta dell’opera dell’artista, attraverso le tappe più rappresentative della sua carriera.
Sullo sfondo, il mecenatismo dei Medici e il falò delle vanità messo in atto nel 1497 dai seguaci del Savonarola, durante il quale diversi dipinti botticelliani andarono perduti per sempre. Ad arricchire il percorso, l’Annunciazione con San Giuliano e altre otto opere di Filippo Lippi, discepolo di Masaccio e maestro di Sandro Botticelli, oltre a lavori di Antonio Pollaiolo e Fra Bartolomeo.
Risultato della collaborazione con l’associazione italiana Metamorfosi, la mostra si avvale di prestiti da grandi istituzioni italiane, come le Gallerie degli Uffizi, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Fondazione Cini di Venezia, il Museo del Duomo di Prato e la Galleria Sabauda di Torino, da cui proviene la Venere solitaria.
Dopo il 7 aprile l’esposizione farà tappa al Museum of Fine Arts di Boston.
È stata appena inaugurata al Muscarelle Museum di Williamsburg (Virginia) Botticelli e la ricerca del divino, la più grande mostra mai dedicata negli Stati Uniti al pittore del Rinascimento. Sedici capolavori, fra cui una delle due celebri Veneri solitarie, accompagnano il pubblico americano alla scoperta dell’opera dell’artista, attraverso le tappe più rappresentative della sua carriera.
Sullo sfondo, il mecenatismo dei Medici e il falò delle vanità messo in atto nel 1497 dai seguaci del Savonarola, durante il quale diversi dipinti botticelliani andarono perduti per sempre. Ad arricchire il percorso, l’Annunciazione con San Giuliano e altre otto opere di Filippo Lippi, discepolo di Masaccio e maestro di Sandro Botticelli, oltre a lavori di Antonio Pollaiolo e Fra Bartolomeo.
Risultato della collaborazione con l’associazione italiana Metamorfosi, la mostra si avvale di prestiti da grandi istituzioni italiane, come le Gallerie degli Uffizi, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Fondazione Cini di Venezia, il Museo del Duomo di Prato e la Galleria Sabauda di Torino, da cui proviene la Venere solitaria.
Dopo il 7 aprile l’esposizione farà tappa al Museum of Fine Arts di Boston.
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