A New York dal 23 gennaio al 14 aprile
Il Metropolitan Museum of Art omaggia Lucio Fontana con una grande retrospettiva
Lucio Fontana, Concetto Spaziale, Attese, 1959. Olio su tela. Olnick Spanu Collection © 2018 Fondazione Lucio Fontana/Artists Rights Society (ARS), New York/SIAE, Roma
Samantha De Martin
09/01/2019
Mondo - Lucio Fontana torna negli States con una grande retrospettiva dopo quarant’anni di assenza. Sarà il Metropolitan Museum of Art a celebrarne il rientro, accogliendo, dal 23 gennaio al 14 aprile, una selezione di sculture, ceramiche, dipinti, disegni realizzati tra il 1931 e il 1968 dal fondatore del movimento spazialista.
Oltre a presentare l’iconica serie dei Tagli, il percorso esplorerà l’origine di Fontana scultore, le pionieristiche intuizioni sullo spazio, contestualizzando la natura radicale dei tagli all’interno della sua più ampia esperienza artistica.
Organizzata dal Metropolitan Museum of Art in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana e resa possibile grazie all’International Council of The Metropolitan Museum of Art, la mostra presenterà alcuni lavori appartenenti alla serie dei Buchi, oltre alle tele cariche di pesanti impasti che hanno preceduto i Tagli.
Scomponendo l'approccio di Fontana alla pittura e rivalutando il lavoro del maestro nel campo della scultura e delle arti decorative, On the Threshold ripercorre gli anni iniziali della carriera dell'artista segnati da un periodo di intensa sperimentazione che sfidava ogni norma scultorea italiana attraverso l’impiego dell’argilla.
Sculture di donne e di guerrieri, ma anche delicate ceramiche ispirate a temi sottomarini sono il risultato di quella sintesi delle arti realizzata dal maestro attraverso un approccio multidisciplinare che ha ampliato la nozione dell’esperienza artistica per abbracciare lo spazio circostante.
In occasione della mostra al Met dedicata a Fontana, lo spettatore potrà ammirare anche la ricostruzione della Struttura al Neon realizzata per la IX Triennale di Milano, e le sue installazioni immersive presentate per la prima volta negli Stati Uniti: Ambiente spaziale. “Utopie” e Ambiente spaziale a luce rossa.
In concomitanza con il percorso al Met, dal 23 gennaio al 14 aprile, il Museo del Barrio ospiterà l’Ambiente spaziale presentato nel 1968 in Documenta 4 a Kassel poco prima della morte dell’artista.
Leggi anche:
• L' "ultimo Caravaggio al Met di New York"
• A New York un viaggio nella pittura di Munch
• Al Met 500 anni di Tintoretto nel segno del ritratto
Oltre a presentare l’iconica serie dei Tagli, il percorso esplorerà l’origine di Fontana scultore, le pionieristiche intuizioni sullo spazio, contestualizzando la natura radicale dei tagli all’interno della sua più ampia esperienza artistica.
Organizzata dal Metropolitan Museum of Art in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana e resa possibile grazie all’International Council of The Metropolitan Museum of Art, la mostra presenterà alcuni lavori appartenenti alla serie dei Buchi, oltre alle tele cariche di pesanti impasti che hanno preceduto i Tagli.
Scomponendo l'approccio di Fontana alla pittura e rivalutando il lavoro del maestro nel campo della scultura e delle arti decorative, On the Threshold ripercorre gli anni iniziali della carriera dell'artista segnati da un periodo di intensa sperimentazione che sfidava ogni norma scultorea italiana attraverso l’impiego dell’argilla.
Sculture di donne e di guerrieri, ma anche delicate ceramiche ispirate a temi sottomarini sono il risultato di quella sintesi delle arti realizzata dal maestro attraverso un approccio multidisciplinare che ha ampliato la nozione dell’esperienza artistica per abbracciare lo spazio circostante.
In occasione della mostra al Met dedicata a Fontana, lo spettatore potrà ammirare anche la ricostruzione della Struttura al Neon realizzata per la IX Triennale di Milano, e le sue installazioni immersive presentate per la prima volta negli Stati Uniti: Ambiente spaziale. “Utopie” e Ambiente spaziale a luce rossa.
In concomitanza con il percorso al Met, dal 23 gennaio al 14 aprile, il Museo del Barrio ospiterà l’Ambiente spaziale presentato nel 1968 in Documenta 4 a Kassel poco prima della morte dell’artista.
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