Un ambiente di servizio restituisce un contenitore prezioso

Una ventata d'Egitto nel fast food di Pompei

Situla Termopolio Regio V
 

Samantha De Martin

06/11/2025

Napoli - Un vaso in pasta vitrea prodotto ad Alessandria d’Egitto, con scene di caccia in stile egiziano, è l'ultima novità emersa a Pompei nella cucina del Thermopolium della Regio V.
Lo Street Food scavato parzialmente nel 2020/21 ha restituito il contenitore invetriato, solitamente utilizzato in area vesuviana come elemento pregiato di decorazione di giardini e ambienti rappresentativi. In questo ambiente il vaso era tuttavia stato riutilizzato come contenitore da cucina, il cui contenuto è ancora in fase di definizione. I nuovi scavi avviati nel 2023 nell’area della Regio V di Pompei, al fine di migliorare le condizioni di conservazione degli ambienti adiacenti al Thermopolium, hanno messo in luce gli ambienti di servizio e il piccolo appartamento al primo piano dove abitavano i gestori dell’attività. Nell’ambiente al piano terra, assieme al piano cottura sono stati ritrovati ancora al proprio posto mortai, tegami e strumenti utilizzati per preparare cibi e numerose anfore per il vino di provenienza mediterranea.

“Vediamo qui in atto - spiega il Direttore Gabriel Zuchtriegel - una certa creatività nell’arredare spazi sacri e profani, cioè l’altare domestico e la cucina, con oggetti che testimoniano la permeabilità e la mobilità di gusti, stili e verosimilmente anche di idee religiose nell’Impero Romano. E vediamo questo fenomeno qui non a un livello elitario, ma in una retrobottega di una popina, uno street food di Pompei, vale a dire a un livello medio-basso della società locale, che si rivela però essenziale nella promozione di forme culturali e religiose orientali, tra cui i culti egiziani, ma più tardi anche il cristianesimo”.


Situla Termopolio Regio V

Al momento dell'eruzione, il vano attiguo al Thermopolium fungeva da ambiente di servizio. Un piccolo bagno era situato a lato di un ingresso che si apriva sul vicolo cosiddetto dei Balconi, mentre una zona era destinata allo stoccaggio di anfore e altri contenitori per la conservazione di liquidi. Lo spazio rimanente era occupato da oggetti utilizzati per la lavorazione, la cottura e la conservazione dei cibi. Tra i più interessanti reperti recuperati, la situla in faience riccamente decorata testimonia gli scambi commerciali e culturali che caratterizzavano Pompei. il piano superiore all’ambiente di servizio era suddiviso in due piccole stanze, una delle quali affrescata e decorata in IV stile, con architetture prospettiche illusionistiche, arredata con mobili e con oggetti personali conservati in cassette lignee riccamente adornate. Il restauro degli apparati murari e decorativi emersi nei precedenti interventi ha avuto l'obiettivo di preservarne la bellezza e l'integrità.
Per proteggere gli spazi dall'azione degli agenti atmosferici e conservare adeguatamente i reperti, sono state realizzate apposite coperture amovibili, progettate per integrarsi armoniosamente con il contesto archeologico. Un impianto di illuminazione consentirà di ammirare in maniera più adeguata il contesto valorizzando i singoli dettagli.