Gae Aulenti firma il restauro di Palazzo Branciforte
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Palermo
21/05/2012
Palermo - Un unicum architettonico, sospeso tra passato e futuro, un gioiello di luce, di arte, di colore. E' il risultato del restauro di Palazzo Branciforte a Palermo ad opera di Gae Aulenti, uno degli architetti piu' noti sulla scena internazionale, che per la prima volta sulla scena siciliana e' intervenuta nel restauro di quello che Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Banco di Sicilia, che ha acquitato l'immobile nel 2006 per 6 milioni di euro, ha definito "un antro buio, una spelonca, un vero scempio ad un passo dal crollo".
Palazzo Branciforte, appartenuto alla famiglia dei Pignatelli principi di Butera e donato al Senato palermitano nell'800, inizio' da allora un disastroso declino. Ritorna ai suoi fasti in un ibrido tra tradizione e modernita', arte e mercato. Al suo interno numerosi gli spazi adattati dalla Aulenti per valorizzare le collezioni filateliche e numismatiche, le maioliche, i bronzi e la biblioteca che ospita tra pregevoli volumi, i fondi Restivo e Spartisano, preziosi contributi per la storia umanistica e architettonica della Sicilia. Particolamente complesso il recupero della "Cavallerizza", l'immensa scuderia che ospita la collezione di reperti archeologici.
L'inaugurazione del Palazzo il 23 maggio in occasione dell'arrivo a Palermo del presidente della repubblica Giorgio Napolitano e del ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo. Ma l'intesa Aulenti-Puglisi ha voluto superare l'idea di museo statico, e all'interno del Palazzo percio' avranno sede la scuola di cucina del Gambero Rosso e il ristorante minimal-chic dello chef Giuseppe Giunta. Alti i costi dell'operazione: oltre ai sei milioni e mezzo per l'acquisto dell'immobile, sono stati investiti 17 milioni e mezzo per il restauro a cui si sommano 4 milioni per gli arredi, tutti appositamente creati da Gae Aulenti. Il restauro della strettura lignea e' costato invece 512 mila euro. Da quanto annuncia Gianni Puglisi il Palazzo Branciforte, che sara' aperto al pubblico dal 24 maggio, sara' visitato dal presidente del consiglio Monti il prossimo 7 giugno in occasione del convegno dell'Aiccre a Palermo per il centenario delle fondazioni bancarie.
(AGI)
Palazzo Branciforte, appartenuto alla famiglia dei Pignatelli principi di Butera e donato al Senato palermitano nell'800, inizio' da allora un disastroso declino. Ritorna ai suoi fasti in un ibrido tra tradizione e modernita', arte e mercato. Al suo interno numerosi gli spazi adattati dalla Aulenti per valorizzare le collezioni filateliche e numismatiche, le maioliche, i bronzi e la biblioteca che ospita tra pregevoli volumi, i fondi Restivo e Spartisano, preziosi contributi per la storia umanistica e architettonica della Sicilia. Particolamente complesso il recupero della "Cavallerizza", l'immensa scuderia che ospita la collezione di reperti archeologici.
L'inaugurazione del Palazzo il 23 maggio in occasione dell'arrivo a Palermo del presidente della repubblica Giorgio Napolitano e del ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo. Ma l'intesa Aulenti-Puglisi ha voluto superare l'idea di museo statico, e all'interno del Palazzo percio' avranno sede la scuola di cucina del Gambero Rosso e il ristorante minimal-chic dello chef Giuseppe Giunta. Alti i costi dell'operazione: oltre ai sei milioni e mezzo per l'acquisto dell'immobile, sono stati investiti 17 milioni e mezzo per il restauro a cui si sommano 4 milioni per gli arredi, tutti appositamente creati da Gae Aulenti. Il restauro della strettura lignea e' costato invece 512 mila euro. Da quanto annuncia Gianni Puglisi il Palazzo Branciforte, che sara' aperto al pubblico dal 24 maggio, sara' visitato dal presidente del consiglio Monti il prossimo 7 giugno in occasione del convegno dell'Aiccre a Palermo per il centenario delle fondazioni bancarie.
(AGI)
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