Tre giorni di visite gratuite, in attesa della riapertura definitiva nel 2019
Riapre a Prato la Galleria degli Alberti: in mostra Caravaggio, Lippi e Bellini
Caravaggio, Cristo incoronato di spine. Courtesy Intesa Sanpaolo
Francesca Grego
07/09/2018
Prato - La Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato è pronta a riaprire i battenti con prestigiosi capolavori di Caravaggio, Giovanni Bellini, Filippo Lippi, nonché importanti dipinti e sculture che testimoniano la grandezza della produzione artistica toscana attraverso i secoli.
Lo annuncia Intesa Sanpaolo, proprietaria dell’immobile e dei dipinti, in occasione di una corposa anteprima.
Da oggi, venerdì 7 settembre, fino a domenica 9, la Galleria sarà aperta gratuitamente ai visitatori in occasione della festa patronale di Prato, con alcuni dei pezzi più rappresentativi della sua storica collezione: la Coronazione di spine di Caravaggio, il Crocifisso con cimitero ebraico di Bellini, la Madonna con Bambino di Filippo Lippi, cui si aggiungono la Ninfa dello scorpione e la Fiducia in Dio di un’eccellenza della scultura pratese come Lorenzo Bartolini (1777-1850) e quadri di maestri che operarono in area toscana tra il Trecento e il Seicento, da Puccio di Simone a Carlo Dolci.
Per la riapertura definitiva degli spazi espositivi di Palazzo degli Alberti dovremo invece attendere l’inizio del 2019, quando l’intera collezione sarà di nuovo in mostra.
Trova così un positivo sviluppo la complessa vicenda che ha visto i destini di importanti opere d’arte intrecciarsi a quelli di tre istituti bancari italiani.
Sede storica della Cassa dei Risparmi e dei Depositi di Prato, nel 2011 Palazzo degli Alberti passò nelle mani della Banca Popolare di Vicenza che incorporò l’istituto toscano. Fu allora che una ventina di capolavori acquistati da Cariprato a partire dagli anni Trenta furono trasferiti negli spazi di Palazzo Thiene a Vicenza, dando inizio a un acceso dibattito e a una battaglia giudiziaria senza esclusione di colpi.
Con l’acquisizione di BPVi da parte di Intesa Sanpaolo nel 2017, il problema si avvia a soluzione: coerentemente con le finalità del Progetto Cultura, che sostiene e promuove il patrimonio artistico italiano attraverso le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli e Vicenza e il programma di restauro e valorizzazione Restituzioni, il gruppo bancario torinese si apre al dialogo e opta per il ritorno al pubblico della collezione di Palazzo Alberti nella sua sede originaria.
“Grazie alla efficace collaborazione tra Comune, Soprintendenza, Banca Popolare di Vicenza in L.C.A. e Intesa Sanpaolo, oggi Prato può finalmente tornare ad ammirare un importante patrimonio culturale. Come Intesa Sanpaolo ne siamo particolarmente orgogliosi, perché la riapertura della Galleria di Palazzo Alberti testimonia l’impegno che da oltre un anno ha contraddistinto il nostro Gruppo nell’intero processo di integrazione delle ex banche venete. Vogliamo giocare una partita importante su questo territorio in termini di recupero di fiducia e di vicinanza”, ha spiegato Luca Severini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo.
“L’apertura al pubblico della Galleria degli Alberti conferma la visione che anima Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo nell’impegno a promuovere la bellezza del patrimonio artistico e culturale italiano” continua Michele Coppola, Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici dell’istituto torinese: “Ciò avviene valorizzando le opere d’arte delle nostre collezioni grazie alle Gallerie d’Italia, ma anche aprendo i nostri palazzi storici che sottolineano la straordinaria ricchezza artistica del Paese. È occasione di ancora maggiore soddisfazione quando si realizza in piena sintonia con altre realtà e istituzioni, come qui a Prato”.
Le visite di questo weekend saranno accessibili ogni mezz’ora a gruppi di 25 persone secondo un programma consultabile a questo link.
Leggi anche:
• La Fragilità della Bellezza: a Torino i tesori restaurati da Intesa Sanpaolo
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Per la riapertura definitiva degli spazi espositivi di Palazzo degli Alberti dovremo invece attendere l’inizio del 2019, quando l’intera collezione sarà di nuovo in mostra.
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Le visite di questo weekend saranno accessibili ogni mezz’ora a gruppi di 25 persone secondo un programma consultabile a questo link.
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