Appuntamento al Macro con Videoart in Italy 1968-1982

Macro, Via Nizza
 

17/04/2012

Roma - Giovedì 19 e venerdì 20 aprile 2012 (ore 9.30-13.30; 15.00-18.00) è in programma al  MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma,  il primo Simposio dal titolo REWINDItalia: Videoart in Italy 1968-1982, organizzato dal gruppo di ricerca REWINDItalia (progetto sponsorizzato dal AHRC - Arts and Humanities Research Humanities Research Council, GB). Il Progetto REWINDItalia muove dalla consapevolezza dell’importanza della sperimentazione del video in Italia sin dai suoi esordi e punta a rinnovare l’interesse e l’attenzione internazionale per la videoarte italiana negli anni Settanta e Ottanta, per i suoi artisti e per i suoi studiosi riportando sotto i riflettori internazionali queste eccellenze.

Il Convegno, che si pone come “evento di ricerca”, prenderà in esame i fondamentali sviluppi del primo quindicennio di sperimentazione del video in Italia (1968-1982) attraverso alcuni focus e filoni di studio. Includerà la partecipazione dei pionieri che hanno animato la ricerca, la produzione e il dibattito in quegli anni e la più recente generazione di critici, curatori e storici dell’arte e dei media, italiani e stranieri, che si occupano da lungo tempo dell’argomento.

Il convegno vedrà la partecipazione di artisti (Claudio Ambrosini, Theo Eshetu, Luca Maria Patella, Federica Marangoni, Luigi Ontani, Michele Sambin, Mario Sasso, Guido Sartorelli, Luigi Viola), curatori (Maria Alicata, Stuart Comer, Deirdre McKenna), accademici, critici e storici dell’arte e teorici dei media (Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Silvia Bordini, Valentino Catricalà, Eleonora Charans, Sean Cubitt, Giorgio De Vincenti, Bruno Di Marino, Lia Durante, Francesca Gallo, Marco Maria Gazzano, Luciano Giaccari, Laura Leuzzi, Angela Madesani, Dino Marangon, Anna Mazzanti, Silvia Moretti, Anna Notaro, Steve Partridge, Anne Marie Sauzeau, Lorenzo Taiuti), giornalisti (Mario de Candia), registi (Carlo Quartucci), performer (Carla Tatò), operatori (Carlo Ansaloni, Angelo Bacci) al fine di animare una riflessione organica e interdisciplinare, promuovendo un dibattito aperto e fruttuoso.


COMMENTI