A Roma dal 12 gennaio al 24 febbraio

“Con la boca abierta”: la meraviglia di Cristina Garcìa Rodero

Cristina Garcìa Rodero | El sueño de Ariadna. Madrid, 1992.
 

Francesca Grego

10/01/2017

Roma - Fra il primo respiro di un bambino che nasce e il pianto di una veglia funebre georgiana, c’è tutta l’avventura di Cristina Garcìa Rodero, unica donna spagnola a far parte della celebre agenzia Magnum. Cinquantacinque immagini in bianco e nero scelte fra 30 mila, molte delle quali inedite, raccontano i suoi 40 anni di carriera seguendo il fil rouge dello stupore. Dalla città natale di Puertollano ai più remoti angoli del pianeta, passando per le tribù contemporanee delle Love Parade, la fotografa ha percorso tutte le strade dell’animo umano, catturando gli spasmi di un urlo, risate inarrestabili, sbadigli o smorfie di dolore: per restare - e lasciarci - “a bocca aperta”.

Vincitrice di tre World Press Photo e del Premio Nacional de Fotografia in Spagna, oltre che membro permanente dell’agenzia Magnum dal 2009, Cristina Garcìa Rodero è un punto di riferimento nel mondo del reportage internazionale e ha esposto le proprie opere in istituzioni artistiche di rilievo mondiale. All’Istituto Cervantes condividerà con i visitatori la propria esperienza nell’incontro “Quarant’anni di fotografia documentaria”, in programma per il 13 gennaio.

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