A Roma, dal 27 giugno al 24 settembre
Respira: 20 anni di Galleria Borghese

Di Alvesgaspar (Opera propria) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], attraverso Wikimedia Commons |
Gian Lorenzo Bernini, Apollo e Dafne, particolare.
Francesca Grego
27/06/2017
Roma - “Non potrà – non dovrà - mai calare sulla Galleria Borghese la coltre sonnolenta dell’abitudine. Non potrà perché la Galleria Borghese non è stata costruita come edificio pratico, ma per provocare e contenere l’arte”. Così la direttrice Anna Coliva presenta Respira, l’installazione sonora site specific di Daniele Puppi che inaugura i festeggiamenti per i 20 anni dalla riapertura del museo.
Opere iconiche, terribili nel loro carisma, incontrano il suono delle emozioni. Oltre l’assuefazione della civiltà delle immagini, le grandi sculture di Gian Lorenzo Bernini e Antonio Canova respirano ancora, e la loro potenza si riflette nell’ansimare affannoso di Puppi, fuso in una straniante esperienza sinestesica con il normale percorso di visita alla Galleria.
Quindici minuti di profondo turbamento in crescendo culminano in un urlo lirico e lacerante lanciato verso l’esterno, testimonianza della sensibilità inerme, eppure reattiva, che la vista della grande arte tira fuori dal profondo ognuno di noi.
“Spesso l’orecchio vede e l’occhio sente”, spiega Daniele Puppi, mentre il suo grido porta fino ai prati e ai viottoli del parco di Villa Borghese lo stupore dello sguardo che si posa sulla corsa fatale di Apollo e Dafne, sulla concentrazione pronta a esplodere del David o sulle candide volute del corpo di Paolina Bonaparte.
L’evento fa parte del programma Committenze Contemporanee della Galleria e suggella il cammino compiuto negli ultimi 20 anni dal museo di Villa Borghese, un gioiello di valore mondiale che già in passato si è distinto per l’apertura alla contaminazione tra antico e contemporaneo.
Sarà costruito intorno all’artista più rappresentativo della Galleria, Gian Lorenzo Bernini, il secondo appuntamento del ventennale: dal prossimo 21 ottobre al 4 febbraio 2018, un grande progetto espositivo si riallaccerà alla mostra Bernini Scultore che nel 1997 aveva inaugurato il nuovo corso.
Leggi anche:
• Da Caravaggio a Bernini. Capolavori del Seicento italiano dalle Collezioni Reali di Spagna
• Giorgione e i Labirinti del Cuore. L'universo dei sentimenti in mostra a Roma
• Le Stanze di Raffaello sotto una nuova luce
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Quindici minuti di profondo turbamento in crescendo culminano in un urlo lirico e lacerante lanciato verso l’esterno, testimonianza della sensibilità inerme, eppure reattiva, che la vista della grande arte tira fuori dal profondo ognuno di noi.
“Spesso l’orecchio vede e l’occhio sente”, spiega Daniele Puppi, mentre il suo grido porta fino ai prati e ai viottoli del parco di Villa Borghese lo stupore dello sguardo che si posa sulla corsa fatale di Apollo e Dafne, sulla concentrazione pronta a esplodere del David o sulle candide volute del corpo di Paolina Bonaparte.
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Sarà costruito intorno all’artista più rappresentativo della Galleria, Gian Lorenzo Bernini, il secondo appuntamento del ventennale: dal prossimo 21 ottobre al 4 febbraio 2018, un grande progetto espositivo si riallaccerà alla mostra Bernini Scultore che nel 1997 aveva inaugurato il nuovo corso.
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