Cotture, ceramiche da fuoco in Puglia.

Il fascino del focolare a Casa Vestita

Cotture, ceramica da fuoco in Puglia, Casa Vestita, Grottaglie (TA)
 

L.S.

31/07/2013

Taranto - Oltre cento prodotti artigianali verranno esposti nel quartiere delle ceramiche di Grottaglie. Dal 1° agosto al 1° settembre, la Casa Vestita e le antiche cisterne accolgono infatti la mostra folcloristica “Cotture, ceramiche da fuoco in Puglia”, curata dall’archeologo Simone Mirto e dal ceramista Mimmo Vestita.

Filo conduttore: l’argilla rossa, materiale estremamente resistente al fuoco e agli sbalzi di temperatura che l’uomo ha plasmato fin dall’antichità e grazie al quale si è evoluto. Fu infatti per soddisfare la necessità primaria di cuocere il cibo che nacque l’arte della ceramica. I visitatori potranno scoprirlo ammirando una raccolta di manufatti rari che di fatto non hanno mai raggiunto lo status di oggetti da collezionismo per la loro naturale tendenza ad usurarsi e ad essere gettati o riutilizzati con scopi edili.

Quartaredde, tiedde e tieste di diverse dimensioni e mai uguali, utilizzate in passato per la cottura delle tipiche pietanze pugliesi, ciùcculatere e cùcume impiegate per i decotti e la preparazione del caffè d’orzo, fràceri utili a riscaldare gli ambienti domestici durante l’inverno ed una raro alambicco in argilla, saranno alcuni degli oggetti che nel corso della visita si potranno incontrare insieme alla pignata, la più classica delle pentole pugliesi utilizzata per la cottura dei legumi secchi e delle fave, talvolta rivestita con una maglia metallica per aumentarne la resistenza alle escursioni termiche.