Dal 2019 sarà accessibile al pubblico un’eccellenza dell’arte mondiale
Da Pontormo a Kandinskij: nasce il polo museale Castello di Rivoli-Collezione Cerruti
Interno della villa di Francesco Federico Cerruti | Courtesy of Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea | Foto: Gabriele Gaidano
Francesca Grego
10/07/2017
Torino - Pontormo, Sassetta, Medardo Rosso, Renoir, Modigliani, Kandinskij, Balla, Boccioni, Klee, Magritte, Warhol, Burri, Paolini: è la superlativa raccolta d’arte messa insieme dall’imprenditore torinese Francesco Federico Cerruti, che dal 2 gennaio 2019 sarà accessibile al pubblico per desiderio del grande collezionista deceduto nel 2015.
Grazie a un accordo siglato con la Fondazione Cerruti, nasce il nuovo polo museale Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – Collezione Cerruti, che si occuperà di gestire e valorizzare 300 dipinti e sculture dal Medio Evo al contemporaneo, più libri preziosi e arredi come quelli del raffinato ebanista settecentesco Pietro Piffetti, per un totale di circa 500 opere.
Una collezione dal valore decisamente esorbitante, iniziata con l’acquisto di un piccolo disegno di Kandinskij e chiusa con un quadro di Renoir da un uomo sobrio e riservato, che abitò per gran parte dell'esistenza in un modesto appartamento sopra il suo ufficio.
Per le opere d’arte, invece, Cerruti fece costruire una villa a picco sul panorama di Rivoli.
Corteggiato da musei e collezionisti di tutto il mondo, resistette regolarmente a ogni offerta. Si racconta che, di fronte una generosissima proposta del Getty Museum di Los Angeles per alcuni dipinti di Pompeo Batoni, abbia risposto: “Va bene, ma se non ho più Batoni che cosa me ne faccio dei soldi?”.
Nella bella villa in stile provenzale il collezionista dispose quadri, mobili, tappeti, sculture seguendo criteri eminentemente personali, dando forma a imprevedibili liason tra epoche, stili, movimenti distanti tra loro.
Un microcosmo che il pubblico avrà occasione di scoprire nella concezione originaria, come una testimonianza viva della relazione che legò un ricercato amante dell’arte a un corpus scelto con cura e passione.
Al termine dei lavori di adeguamento e messa a norma, Villa Cerruti sarà infatti collegata da una navetta al Castello di Rivoli, dal quale dista soltanto un chilometro, per accogliere fino a 100 visitatori al giorno.
Leggi anche:
• A Torino l'Emozione del Colore
• Il Novecento di Venezia: la Collezione Carraro a Ca' Pesaro
Grazie a un accordo siglato con la Fondazione Cerruti, nasce il nuovo polo museale Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – Collezione Cerruti, che si occuperà di gestire e valorizzare 300 dipinti e sculture dal Medio Evo al contemporaneo, più libri preziosi e arredi come quelli del raffinato ebanista settecentesco Pietro Piffetti, per un totale di circa 500 opere.
Una collezione dal valore decisamente esorbitante, iniziata con l’acquisto di un piccolo disegno di Kandinskij e chiusa con un quadro di Renoir da un uomo sobrio e riservato, che abitò per gran parte dell'esistenza in un modesto appartamento sopra il suo ufficio.
Per le opere d’arte, invece, Cerruti fece costruire una villa a picco sul panorama di Rivoli.
Corteggiato da musei e collezionisti di tutto il mondo, resistette regolarmente a ogni offerta. Si racconta che, di fronte una generosissima proposta del Getty Museum di Los Angeles per alcuni dipinti di Pompeo Batoni, abbia risposto: “Va bene, ma se non ho più Batoni che cosa me ne faccio dei soldi?”.
Nella bella villa in stile provenzale il collezionista dispose quadri, mobili, tappeti, sculture seguendo criteri eminentemente personali, dando forma a imprevedibili liason tra epoche, stili, movimenti distanti tra loro.
Un microcosmo che il pubblico avrà occasione di scoprire nella concezione originaria, come una testimonianza viva della relazione che legò un ricercato amante dell’arte a un corpus scelto con cura e passione.
Al termine dei lavori di adeguamento e messa a norma, Villa Cerruti sarà infatti collegata da una navetta al Castello di Rivoli, dal quale dista soltanto un chilometro, per accogliere fino a 100 visitatori al giorno.
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