Alla Gypsotheca di Possagno dal 20 aprile al 29 settembre
Antonio Canova in quattro tempi negli scatti di Luigi Spina
Cover Canova. Quattro tempi I - 5 Continents Editions
Samantha De Martin
16/04/2024
Treviso - Trentadue fotografie in bianco e nero di grande formato dialogano con le opere di Antonio Canova esposte nell’Ala Gemin della Gypsotheca di Possagno.
Racchiudono temi amorosi, mitologici, eroici presenti nel suggestivo museo canoviano. In queste immagini il fotografo Luigi Spina ha catturato l’attimo creativo del poeta del marmo nel quale l’idea si traduce in forma e in gesso, il momento in cui la genialità si misura con i limiti della materia, cercando di plasmarla, modificarla, assoggettarla alla forma desiderata.
Un progetto in quattro racconti, intitolato “Canova. Quattro tempi" - frutto di quattro campagne fotografiche realizzate anno dopo anno, a partire dal 2019 dando vita ad altrettante pubblicazioni edite da 5 Continents Editions, accompagnate da testi di Vittorio Sgarbi - prende vita dal 20 aprile al 29 settembre alla Gypsotheca. Attraverso ciascun racconto il fotografo campano che valorizza e interpreta il neoclassico con uno sguardo contemporaneo guida lo sguardo del visitatore attraverso la densità del gesso, fa emergere dettagli, enfatizza la postura delle sculture. I chiodini di piombo sui gessi, i punti di repère, diventano un codice di lettura delle opere.
Cover Canova. Quattro tempi IV - Continents Editions
“Il mio proposito - dice Spina - è di rivendicare la contemporaneità del classico, il suo essere trasversale in ogni epoca". Le sue interpretazioni accompagnano in mostra i gessi canoviani di riferimento. Così le immagini delle danzatrici affiancano la danzatrice canoviana, ritratti reali e ideali si intrecciano alle rispettive fotografie, la Pace e la Maddalena del maestro si confrontano con immagini della contemporaneità.
“Queste opere - annuncia la direttrice Moira Mascotto - entrano a far parte del patrimonio del Museo di Possagno con l’ambizione, una volta conclusa la mostra, di dar vita a nuovi progetti espositivi con importanti istituzioni museali nazionali e internazionali con i quali siamo già in dialogo”.
Il progetto diverrà così messaggero del genio canoviano attivando al contempo nuove collaborazioni.
Cover Canova. Quattro tempi III - 5 Continents Editions
“Il progetto Canova. Quattro Tempi - afferma l’editore di 5 Continents Editions, Eric Ghysels - mi ha subito entusiasmato per diverse ragioni. In quanto figlio di uno scultore resto ogni volta incantato dalla magia dell’indagine creativa da cui tutto ha origine, nella forma come nell’emozione che suscita. Poter osservare da vicino e contribuire a far conoscere al grande pubblico, attraverso le foto di Luigi Spina, la concretezza e l’espressività dei gessi canoviani, così pieni di vita, mi fa sentire privilegiato. Queste opere recano in sé l’incanto del concepimento, che avviene - proprio come nella vita - attraverso un susseguirsi di fasi. Un processo che paragono alla gestazione di un libro, che mi affascina, in quanto editore, perché mi permette di vivere ciò che accade “dietro le quinte”, in tutte le fasi della sua evoluzione, fino alla stampa. I volumi che pubblico sono opere in divenire, che crescono grazie anche alla competenza e alla passione di altri compagni di viaggio.”
La mostra si potrà visitare dal martedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18. Sabato, domenica e festivi dalle 09.30 alle 19.
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Racchiudono temi amorosi, mitologici, eroici presenti nel suggestivo museo canoviano. In queste immagini il fotografo Luigi Spina ha catturato l’attimo creativo del poeta del marmo nel quale l’idea si traduce in forma e in gesso, il momento in cui la genialità si misura con i limiti della materia, cercando di plasmarla, modificarla, assoggettarla alla forma desiderata.
Un progetto in quattro racconti, intitolato “Canova. Quattro tempi" - frutto di quattro campagne fotografiche realizzate anno dopo anno, a partire dal 2019 dando vita ad altrettante pubblicazioni edite da 5 Continents Editions, accompagnate da testi di Vittorio Sgarbi - prende vita dal 20 aprile al 29 settembre alla Gypsotheca. Attraverso ciascun racconto il fotografo campano che valorizza e interpreta il neoclassico con uno sguardo contemporaneo guida lo sguardo del visitatore attraverso la densità del gesso, fa emergere dettagli, enfatizza la postura delle sculture. I chiodini di piombo sui gessi, i punti di repère, diventano un codice di lettura delle opere.
Cover Canova. Quattro tempi IV - Continents Editions
“Il mio proposito - dice Spina - è di rivendicare la contemporaneità del classico, il suo essere trasversale in ogni epoca". Le sue interpretazioni accompagnano in mostra i gessi canoviani di riferimento. Così le immagini delle danzatrici affiancano la danzatrice canoviana, ritratti reali e ideali si intrecciano alle rispettive fotografie, la Pace e la Maddalena del maestro si confrontano con immagini della contemporaneità.
“Queste opere - annuncia la direttrice Moira Mascotto - entrano a far parte del patrimonio del Museo di Possagno con l’ambizione, una volta conclusa la mostra, di dar vita a nuovi progetti espositivi con importanti istituzioni museali nazionali e internazionali con i quali siamo già in dialogo”.
Il progetto diverrà così messaggero del genio canoviano attivando al contempo nuove collaborazioni.
Cover Canova. Quattro tempi III - 5 Continents Editions
“Il progetto Canova. Quattro Tempi - afferma l’editore di 5 Continents Editions, Eric Ghysels - mi ha subito entusiasmato per diverse ragioni. In quanto figlio di uno scultore resto ogni volta incantato dalla magia dell’indagine creativa da cui tutto ha origine, nella forma come nell’emozione che suscita. Poter osservare da vicino e contribuire a far conoscere al grande pubblico, attraverso le foto di Luigi Spina, la concretezza e l’espressività dei gessi canoviani, così pieni di vita, mi fa sentire privilegiato. Queste opere recano in sé l’incanto del concepimento, che avviene - proprio come nella vita - attraverso un susseguirsi di fasi. Un processo che paragono alla gestazione di un libro, che mi affascina, in quanto editore, perché mi permette di vivere ciò che accade “dietro le quinte”, in tutte le fasi della sua evoluzione, fino alla stampa. I volumi che pubblico sono opere in divenire, che crescono grazie anche alla competenza e alla passione di altri compagni di viaggio.”
La mostra si potrà visitare dal martedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18. Sabato, domenica e festivi dalle 09.30 alle 19.
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
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