In mostra le magiche danzatrici di Canova
Antonio Canova, Danza delle grazie
05/03/2012
Treviso - Il Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno dedica una mostra alle bellissime danzatrici di Canova. Tra i capolavori del museo si conserva il gesso originale (quello su cui effettivamente lavorò Canova, affidandone poi la trasposizione in marmo ad abili collaboratori e su cui interveniva alla fine nell'intento di rappresentare "la vera carne") della Danzatrice con i cembali, eseguita per l'ambasciatore russo a Vienna Andrei Razumovskij, ora patrimonio inamovibile del Bode Museo di Berlino. Le sensuali braccia tornite ed i cembali della Danzatrice vennero polverizzate da una granata austroungarica: da allora l'opera protende al cielo i suoi candidi moncherini. In questi mesi, la Danzatrice sta però tornando a suonare i suoi cembali. Il Bode Museum in un grande progetto congiunto della Fondazione Canova e Fassa Bortolo ha infatti concesso di realizzare una scansione in 3D dell'opera in marmo e, con un procedimento inverso a quello tradizionale, si completerà il gesso originale ricorrendo al marmo finale. Intorno alle danzatrici di Canova vi sono anche storie di grandi innamoramenti, come quello dell'Imperatrice Josephine de Behaurnais che volle per se la Danzatrice con le mani sui fianchi, la stessa che al Salone parigino del 1813 "fa impazzir tutti" o l'altra delle tre la Danzatrice con dito al mento commissionata dal Conte Manzoni che non riuscì mai a godersela perché nel frattempo venne assassinato. Le Danzatrici trasmettevano, evidentemente, positività, forza, giovinezza e ammaliavano non solo Canova. Tant'è che l'artista fu costretto a farne diverse repliche e molte altre vennero realizzate negli anni successivi, issate a trasmettere bellezza e grazia in luoghi, i più diversi, dalla Stazione Centrale dei Telefoni di San Pietroburgo sino al Messico o a Cuba o al Canada. Regina della mostra sarà la danzatrice restaurata, affiancata, come in una grande festa da ballo a corte, da un nugolo di 50 meravigliose fanciulle danzanti. La mostra rimarrà aperta sino al 30 settembre 2012.
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