Intervista a Cristiano Tiussi
Dai Romani al Medioevo. Alla scoperta di Aquileia in una nuova passeggiata archeologica
Passeggiata archeologica di via Salvemini, Aquileia. Foto N. Oleotto I Courtesy Fondazione Aquileia
Francesca Grego
07/05/2022
Udine - È un invito a viaggiare nel passato di Aquileia la nuova passeggiata archeologica che da oggi arricchisce la mappa degli itinerari storico-artistici in città. Fiorente colonia romana sotto l’Impero e poi cuore di un potente patriarcato, Aquileia è uno scrigno di storie e bellezze sorprendenti, dal 1998 sotto l’egida dell’Unesco. Negli anni l’abbiamo vista trasformarsi, per rendere i suoi gioielli sempre più fruibili e raccontarsi al pubblico in modo efficace e suggestivo. Ultima tappa di una costante opera di scavo, ricerca e valorizzazione è la riqualificazione di via Salvemini, una strada di origine medievale che d’ora in poi, grazie a un percorso pedonale nuovo di zecca, accompagnerà i visitatori dall’antico Porto Fluviale al Museo Paleocristiano.
Porto Fluviale, area archeologica di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
“Un intervento solo apparentemente semplice, che invece ha rappresentato una sfida avvincente e non priva di incognite”, osserva il direttore di Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi. A partire dalle indagini archeologiche condotte preventivamente lungo la strada, grazie alle quali sono venuti alla luce muri e pavimenti in cotto legati al porto romano, nonché “interessanti materiali lapidei tra i quali spiccano due preziosi capitelli medievali, che probabilmente appartenevano alla vicina chiesa di Sant’Alessandro, andata distrutta”, prosegue Tiussi.
Oltre a collegare due luoghi simbolo della storia di Aquileia, la passeggiata mette in mostra questa storia nei suoi stessi luoghi. “Alcuni dei reperti emersi durante i lavori di via Salvemini sono stati restaurati e allestiti lungo la strada, in alternanza con le il verde di giovani lecci”, prosegue il direttore: “Nel percorso, inoltre, sono visibili altri reperti significativi, scelti per il loro valore insieme alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia e alla Direzione Regionale Musei”.
Passeggiata archeologica di via Salvemini, Aquileia. Foto N. Oleotto I Courtesy Fondazione Aquileia
Agli archeologi la storia parla spesso attraverso piccoli dettagli. Questa esperienza ad Aquileia è concessa anche a noi, e per farla basta osservare il manto stradale. “Gli ultimi scavi hanno confermato che al di sotto della strada esistono ancora i magazzini del porto romano”, rivela Tiussi: “Non potendo mostrarli al pubblico integralmente, abbiamo deciso di segnalarli abbinando al pavimento in arenaria alcuni inserti in bianca pietra d’Istria, testimonianza degli edifici sepolti. In questo modo, il visitatore avrà la percezione di trovarsi ancora nell’area del Porto Fluviale, il complesso portuale meglio conservato di tutto il mondo romano”.
Tra le principali attrazioni di Aquileia, il Porto Fluviale ci parla dei tempi in cui la città era un importantissimo snodo commerciale negli scambi tra la penisola italica, l’Oriente e l’Europa continentale: “Parliamo dei primi quattro secoli dell’Impero romano”, spiega il direttore: “ Aquileia era il porto più a Nord di tutto il sistema mediterraneo e aveva una funzione economica di primo piano. Oggi possiamo leggere questa storia nei monumenti presenti in città, ma anche in un gran numero di reperti, dalle anfore alle merci più preziose, che raccontano la ricchezza dei commerci intessuti da Aquileia con tutto il Mediterraneo”.
Mensa Copta presso il Museo Paleocristiano ad Aquileia. Foto di © Gianluca Baronchelli
Dal motore della città romana alle meraviglie del Medioevo: è questo il senso della passeggiata di via Salvemini che conduce fino al Museo Paleocristiano, scrigno eccezionali mosaici, sculture e iscrizioni da ammirare tra i resti della splendida basilica del IV secolo.
Ma non finisce qui. Vitale e dinamica fin dai tempi dell’Impero, la città friulana ha in cantiere nuovi progetti per valorizzare il proprio ingente patrimonio culturale. I prossimi mesi, rivela Tiussi, vedranno infatti il restauro del centralissimo Palazzo Brummer, destinato ad attività di carattere storico e archeologico, nonché del Foro romano e dell’antico quartiere abitativo, che scopriremo presto sotto una nuova luce.
Foro, Area Archeologica di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Porto Fluviale, area archeologica di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
“Un intervento solo apparentemente semplice, che invece ha rappresentato una sfida avvincente e non priva di incognite”, osserva il direttore di Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi. A partire dalle indagini archeologiche condotte preventivamente lungo la strada, grazie alle quali sono venuti alla luce muri e pavimenti in cotto legati al porto romano, nonché “interessanti materiali lapidei tra i quali spiccano due preziosi capitelli medievali, che probabilmente appartenevano alla vicina chiesa di Sant’Alessandro, andata distrutta”, prosegue Tiussi.
Oltre a collegare due luoghi simbolo della storia di Aquileia, la passeggiata mette in mostra questa storia nei suoi stessi luoghi. “Alcuni dei reperti emersi durante i lavori di via Salvemini sono stati restaurati e allestiti lungo la strada, in alternanza con le il verde di giovani lecci”, prosegue il direttore: “Nel percorso, inoltre, sono visibili altri reperti significativi, scelti per il loro valore insieme alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia e alla Direzione Regionale Musei”.
Passeggiata archeologica di via Salvemini, Aquileia. Foto N. Oleotto I Courtesy Fondazione Aquileia
Agli archeologi la storia parla spesso attraverso piccoli dettagli. Questa esperienza ad Aquileia è concessa anche a noi, e per farla basta osservare il manto stradale. “Gli ultimi scavi hanno confermato che al di sotto della strada esistono ancora i magazzini del porto romano”, rivela Tiussi: “Non potendo mostrarli al pubblico integralmente, abbiamo deciso di segnalarli abbinando al pavimento in arenaria alcuni inserti in bianca pietra d’Istria, testimonianza degli edifici sepolti. In questo modo, il visitatore avrà la percezione di trovarsi ancora nell’area del Porto Fluviale, il complesso portuale meglio conservato di tutto il mondo romano”.
Tra le principali attrazioni di Aquileia, il Porto Fluviale ci parla dei tempi in cui la città era un importantissimo snodo commerciale negli scambi tra la penisola italica, l’Oriente e l’Europa continentale: “Parliamo dei primi quattro secoli dell’Impero romano”, spiega il direttore: “ Aquileia era il porto più a Nord di tutto il sistema mediterraneo e aveva una funzione economica di primo piano. Oggi possiamo leggere questa storia nei monumenti presenti in città, ma anche in un gran numero di reperti, dalle anfore alle merci più preziose, che raccontano la ricchezza dei commerci intessuti da Aquileia con tutto il Mediterraneo”.
Mensa Copta presso il Museo Paleocristiano ad Aquileia. Foto di © Gianluca Baronchelli
Dal motore della città romana alle meraviglie del Medioevo: è questo il senso della passeggiata di via Salvemini che conduce fino al Museo Paleocristiano, scrigno eccezionali mosaici, sculture e iscrizioni da ammirare tra i resti della splendida basilica del IV secolo.
Ma non finisce qui. Vitale e dinamica fin dai tempi dell’Impero, la città friulana ha in cantiere nuovi progetti per valorizzare il proprio ingente patrimonio culturale. I prossimi mesi, rivela Tiussi, vedranno infatti il restauro del centralissimo Palazzo Brummer, destinato ad attività di carattere storico e archeologico, nonché del Foro romano e dell’antico quartiere abitativo, che scopriremo presto sotto una nuova luce.
Foro, Area Archeologica di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
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