Il congresso si svolgerà nel Terminal 103 del Porto Crociere
A Venezia per il Summit del patrimonio culturale intangibile dell’UNESCO
Pietro Longhi, "Il Rinoceronte" (1751), Cà Rezzonico, Venezia
L.S.
14/11/2013
Venezia - Nella cornice del Terminal 103 del Porto Crociere di Venezia, il 22 e il 23 novembre si svolgerà il Summit dedicato al patrimonio culturale intangibile. Il congresso sarà incentrato sulla promozione di una migliore conoscenza delle ricchezze nazionali e mondiali e delle relative politiche di tutela e salvaguardia di un capitale tanto delicato e vulnerabile quanto determinante nel processo identitario.
Nella prima giornata di incontri si affronteranno gli aspetti della Convenzione Internazionale UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Intangibile con particolare riferimento al turismo, alla proprietà intellettuale, e alle organizzazioni non governative e si farà il punto sul patrimonio culturale intangibile della Serenissima, con approfondimenti sulle tradizioni lagunari come la manifattura del merletto di Burano, la lavorazione del vetro di Murano, la gondola, il Carnevale, la Commedia dell’Arte, le arti coreutiche, il volo dell’Angelo e la danza verticale. Un momento, questo, riservato alla presentazione delle candidature veneziane alle liste previste dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nella giornata del 23 novembre l’attenzione verterà sul “patrimonio culturale intangibile nazionale” con la rassegna di una campione di esperienze significative e lo studio di progetti in corso.
Al momento, nella prima lista presentata dall’Italia, sono stati iscritti l’arte teatrale dell’Opera dei Pupi Siciliani; il Canto a Tenore dei Pastori del Centro della Sardegna in Barbagia, esempio unico di polifonia del Mediterraneo per complessità, ricchezza timbrica e forza espressiva; il modello nutrizionale della Dieta Mediterranea, iscritta insieme dall’Italia, dal Marocco, dalla Spagna e dalla Grecia; e il “saper fare tradizionale del violino di Cremona” che racchiude l’arte della liuteria e le tecniche di realizzazione e conservazione degli strumenti musicali.
Nella prima giornata di incontri si affronteranno gli aspetti della Convenzione Internazionale UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Intangibile con particolare riferimento al turismo, alla proprietà intellettuale, e alle organizzazioni non governative e si farà il punto sul patrimonio culturale intangibile della Serenissima, con approfondimenti sulle tradizioni lagunari come la manifattura del merletto di Burano, la lavorazione del vetro di Murano, la gondola, il Carnevale, la Commedia dell’Arte, le arti coreutiche, il volo dell’Angelo e la danza verticale. Un momento, questo, riservato alla presentazione delle candidature veneziane alle liste previste dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nella giornata del 23 novembre l’attenzione verterà sul “patrimonio culturale intangibile nazionale” con la rassegna di una campione di esperienze significative e lo studio di progetti in corso.
Al momento, nella prima lista presentata dall’Italia, sono stati iscritti l’arte teatrale dell’Opera dei Pupi Siciliani; il Canto a Tenore dei Pastori del Centro della Sardegna in Barbagia, esempio unico di polifonia del Mediterraneo per complessità, ricchezza timbrica e forza espressiva; il modello nutrizionale della Dieta Mediterranea, iscritta insieme dall’Italia, dal Marocco, dalla Spagna e dalla Grecia; e il “saper fare tradizionale del violino di Cremona” che racchiude l’arte della liuteria e le tecniche di realizzazione e conservazione degli strumenti musicali.
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