Ambienti espositivi raddoppiati e spazio per mostre temporanee.

Il Nuovo Museo del Vetro di Murano

Seguso Vetri d'Arte, vasi in vetro sommerso
 

L.S.

22/01/2015

Venezia - I visitatori avranno una bella sorpresa quando il 9 febbraio, recandosi al Museo del Vetro di Murano, troveranno quasi raddoppiati gli ambienti espositivi, le barriere architettoniche abbattute, e il progetto museografico completamente ristudiato per illustrare la storia dell’arte del vetro fin dalle origini; accogliere parti delle collezioni prima confinate nei depositi; ospitare mostre ed eventi temporanee a cominciare da un tributo agli esperimenti scultorei del muranese Luciano Vistosi.

L’ampliamento, ottenuto grazie all’annessione nel complesso di una parte delle ex Conterie, ha coinvolto sia le storiche sale di Palazzo Giustinian in cui il Museo ha sede dal 1861, sia un’area dell’ex fabbrica di perle di vetro adiacente il giardino del Museo, ed è stato possibile grazie al cofinanziamento del Fondo di Sviluppo Regionale dell’Unione europea assegnato dalla Regione Veneto e all’intervento del Comune di Venezia.

L’unicità del Museo del Vetro di Murano è racchiusa nella speciale collocazione all’interno di un contesto produttivo ancora attivo e in salute che coltiva una tradizione artigianale e al tempo spesso creativa e in continua evoluzione. Magia a cui il nuovo progetto museografico di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia (di cui il Museo del Vetro fa parte), e l’allestimento di Daniela Ferretti dedicano particolare attenzione lungo tutto il percorso espositivo attraverso stazioni informative e proiezioni di video realizzati in collaborazione con le vetrerie dell’isola e i maestri vetrai.


Consulta anche:
La guida d'arte di Venezia