I risultati della Mostra
La Biennale chiude con un bottino di oltre 500mila visitatori
56. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE: Ibrahim Mahama - Out of Bounds
Ludovica Sanfelice
23/11/2015
Venezia - Si è chiusa domenica 22 novembre 2015, la 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta e curata da Okwui Enwezor.
I risultati della Mostra sono stati annunciati nel Panel conclusivo allestito nell’Arena del Padiglione Centrale a partire dall’eccezionale copertura mediatica, testimoniata dagli 8mila giornalisti accreditati (di cui 5.450 della stampa estera e 2.650 della stampa italiana) e dalla ricca rassegna stampa in cui ricorrono commenti ammirati sulla statura e il rispetto che la Biennale ha costruito intorno a sè guadagnando il titolo di più importante manifestazione mondiale dell’arte contemporanea, capace di specchiare in maniera ispirata le frizioni geopolitiche in corso.
Un giudizio positivo a cui ha contribuito l’intero apparato di eventi collaterali organizzati in città per compilare la prospettiva sull’arte globale.
L’adesione del pubblico conferma e ribadisce la forza della manifestazione con un’affluenza in crescita che in 7 mesi ha registrato 501,502 visitatori contro i 475mila del 2013, a cui si devono sommare i 24065 partecipanti alla vernice, 2500 dei quali paganti attraverso la Biennale Card.
Massiccia anche la presenza dei giovani e degli studenti che rappresentato il 31% dei visitatori totali.
Oltre al successo riscontrabile attraverso i numeri, però, il presidente Baratta osserva: “Se il numero dei visitatori ha raggiunto un traguardo ‘significativo’ (furono 196mila nel 1999) per la storia della Biennale, teniamo sempre a ribadire che questo non è che uno dei dati che utilizziamo per misurare il valore e l’efficacia del nostro lavoro. Per farlo più compiutamente, infatti, dovremmo rendicontare non solo il numero dei giornalisti, dei critici, dei giovani delle scuole, dei visitatori qualificati nel campo dell’arte, ma anche l’intensità della loro visita, lo scambio di conoscenze e l’arricchimento che le opere di tanti artisti, raccolte e composte dal curatore, hanno indotto in quanti sono venuti in tutti questi mesi. Così si misura la ricchezza prodotta dalla Biennale”.
Per coloro che non sono riusciti a recarsi a Venezia, ma anche per quanti desiderano rivivere l’esperienza e soffermarsi a contemplare le opere presentate, ricordiamo che il 21 ottobre è stata annunciata la collaborazione tra La Biennale di Venezia e il Google Cultural Institute volta a garantire l’archiviazione e la fruizione della Biennale Arte 2015 anche dopo il termine ufficiale della kermesse. La Mostra infatti potrà continuare ad essere frequentata su g.co/biennalearte2015 e www.labiennale.org/it/arte/esposizione2015-online/. È stato inoltre aperto a Venezia, nella sede di Ca’ Giustinian, lo spazio dimostrativo dove sono presentate le tecnologie utilizzate per realizzare la messa online della Mostra, che rimarrà aperto fino al 23 gennaio 2016.
I risultati della Mostra sono stati annunciati nel Panel conclusivo allestito nell’Arena del Padiglione Centrale a partire dall’eccezionale copertura mediatica, testimoniata dagli 8mila giornalisti accreditati (di cui 5.450 della stampa estera e 2.650 della stampa italiana) e dalla ricca rassegna stampa in cui ricorrono commenti ammirati sulla statura e il rispetto che la Biennale ha costruito intorno a sè guadagnando il titolo di più importante manifestazione mondiale dell’arte contemporanea, capace di specchiare in maniera ispirata le frizioni geopolitiche in corso.
Un giudizio positivo a cui ha contribuito l’intero apparato di eventi collaterali organizzati in città per compilare la prospettiva sull’arte globale.
L’adesione del pubblico conferma e ribadisce la forza della manifestazione con un’affluenza in crescita che in 7 mesi ha registrato 501,502 visitatori contro i 475mila del 2013, a cui si devono sommare i 24065 partecipanti alla vernice, 2500 dei quali paganti attraverso la Biennale Card.
Massiccia anche la presenza dei giovani e degli studenti che rappresentato il 31% dei visitatori totali.
Oltre al successo riscontrabile attraverso i numeri, però, il presidente Baratta osserva: “Se il numero dei visitatori ha raggiunto un traguardo ‘significativo’ (furono 196mila nel 1999) per la storia della Biennale, teniamo sempre a ribadire che questo non è che uno dei dati che utilizziamo per misurare il valore e l’efficacia del nostro lavoro. Per farlo più compiutamente, infatti, dovremmo rendicontare non solo il numero dei giornalisti, dei critici, dei giovani delle scuole, dei visitatori qualificati nel campo dell’arte, ma anche l’intensità della loro visita, lo scambio di conoscenze e l’arricchimento che le opere di tanti artisti, raccolte e composte dal curatore, hanno indotto in quanti sono venuti in tutti questi mesi. Così si misura la ricchezza prodotta dalla Biennale”.
Per coloro che non sono riusciti a recarsi a Venezia, ma anche per quanti desiderano rivivere l’esperienza e soffermarsi a contemplare le opere presentate, ricordiamo che il 21 ottobre è stata annunciata la collaborazione tra La Biennale di Venezia e il Google Cultural Institute volta a garantire l’archiviazione e la fruizione della Biennale Arte 2015 anche dopo il termine ufficiale della kermesse. La Mostra infatti potrà continuare ad essere frequentata su g.co/biennalearte2015 e www.labiennale.org/it/arte/esposizione2015-online/. È stato inoltre aperto a Venezia, nella sede di Ca’ Giustinian, lo spazio dimostrativo dove sono presentate le tecnologie utilizzate per realizzare la messa online della Mostra, che rimarrà aperto fino al 23 gennaio 2016.
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